Il mese di gennaio ha ricalcato l'outlook individuato nel precedente appuntamento, dove si ipotizzava una maggiore presenza dell'alta pressione e, di conseguenza, ampie parentesi stabili e spesso soleggiate; poche le fasi caratterizzate dal vero inverno, concentrate soprattutto nella seconda e ultima parte.


Anche febbraio in base alle elaborazioni mostrate dai modelli matematici risulta al momento in linea con l'ultima tendenza, con una prima parte contesa tra l'alta pressione e le bordate gelide dai settori nordorientali, mentre una seconda dominata da una maggiore dinamicità con fronti instabili in transito.

 

Il mese di marzo potrebbe quindi proseguire sulle ceneri di febbraio, mostrando un carattere decisamente mutevole grazie al transito di fronti instabili in evoluzione sul Paese frutto degli affondi depressionari dai quadranti nordoccidentali; la conseguente formazione di vortici depressionari secondari potrebbe attivare peggioramenti che richiamerebbero aria fredda, mentre in altri frangenti potremmo invece sperimentare pause di quiete dettate dalla presenza dell'alta pressione con richiami meridionali a seguire, in un contesto climatico segnato da intensi sbalzi termici.

 

Cosa cambia rispetto al precedente outlook: focus Italia

Come accennato, in questa fase stagionale l'Italia si ritroverà contesa tra l'anticiclone e gli ingressi più freddi dai settori settentrionali, più probabili nella prima parte del mese, mentre avremo richiami umidi ed instabili dai quadranti meridionali nella seconda parte.


La tendenza per marzo quindi proporrà un quadro meteorologico meno statico rispetto alla prima parte dell'anno, con frequenti e repentini cambi di registro, un mix tra peggioramenti ancora a carattere freddo di maltempo invernale e richiami anche molto miti, con i primi importanti tepori primaverili.

 

Italia settentrionale

I primi giorni del mese verranno condizionati dalla variabilità con valori termici contenuti i quali garantiranno delle fioccate anche a quote basse sui settori alpini orientali.
Schiarite diffuse tra il 3 e 5 anticiperanno una parentesi piuttosto ventilata, con rotazione dei venti variabile tra i quadranti sudoccidentali e settentrionali, una situazione che andrà a garantire un'altalena termica piuttosto marcata. Attesi rovesci e temporali, specie sui settori padani nordorientali, con locali nevicate sulle Alpi.

 

Contesto che ci terrà compagnia fino al giro di boa mensile, quando inizieremo ad avvertire una rapida ascesa termica con valori che attorno al 18-22 risulteranno anche elevati dato il richiamo di correnti africane dai settori meridionali.

 

Terza e ultima decade quindi molto mite, ma anche variabile. Verso fine mese potrebbero nuovamente presentarsi correnti più fredde settentrionali, con rovesci e anche possibili grandinate.

 

Mese nel complesso molto dinamico con fenomenologia spesso presente e spiccati sbalzi termici.

 

Italia centrale

Anche per le regioni del Centro il mese aprirà con variabilità diffusa e valori termici contenuti, situazione nella quale non mancheranno fenomeni nevosi a quote collinari sui settori interni ed orientali.


Ampi spazi sereni si alterneranno alle nubi fino al 15 con mutazioni repentine a livello termico. Attesi rovesci e temporali, specie sui settori tirrenici, Umbria e Nord Marche.

 

Temperature poi in rapida ascesa nella terza decade, con valori anche elevati grazie al richiamo di correnti africane; fenomeni in arrivo su Versilia e Sardegna occidentale.

L'ultima parte del mese si mostrerà così molto mite e variabile, con un probabile ritorno di correnti più fredde settentrionali negli ultimi giorni a cui seguirà un nuovo passaggio instabile specie sulla Sardegna.

 

Complessivamente il mese di marzo si presenterà molto variabile con bruschi sbalzi termici.

 

Italia meridionale

I primi 15 giorni del mese seguiranno un andamento molto dinamico, con cambi repentini del quadro meteorologico tra le più fredde correnti settentrionali e quelle più miti ed umide meridionali. Attesi rovesci e temporali specie sui settori tirrenici e sulla Sicilia.

 

Una fase anticiclonica garantirà una rapida ascesa termica nel corso della terza decade, con valori anche elevati innescati dal richiamo di correnti africane; nubi alte in transito su tutti i settori e cieli lattiginosi in Sicilia.

 

Verso fine mese è previsto il ritorno di fredde correnti settentrionali, le quali andranno a generare rovesci e qualche grandinata soprattutto sui settori adriatici ed interni appenninici.

Anche per il Sud marzo si presenterà variabile, con forti sbalzi termici.

 

Tendenza successiva dei prossimi mesi in Italia

Inverno al capolinea? Analizzando le ultime elaborazioni sulle tendenze a lungo termine sembra ancora prematuro sentenziare la fine della stagione, in quanto le prossime manovre del vortice polare potrebbero spingere il freddo confinato oltre il Circolo Polare Artico verso l'Europa centromeridionale, regalando gli ultimi episodi freddi anche sull'Italia.

 

Aprile potrebbe anch'esso seguire l'andamento individuato per il mese di marzo, riservando oscillazioni termiche molto marcate sia in basso, ma soprattutto verso l'alto per l'attivazione di forti richiami sciroccali. Ciò potrebbe però sbloccare la siccità che ha raggiunto livelli allarmanti in molte zone.

Questo articolo appartiene alle raccolte: