Le ultime elaborazioni dai centri previsionali confermano l'intensa ondata di caldo che si abbatterà sull'Italia proprio nei giorni del fine settimana. La rovente parentesi verrà innescata dalla presenza dell'alta pressione subtropicale dai chiari contributi nordafricani, la quale avrà effetti diretti su tante regioni specialmente tra sabato 23 e domenica 24 luglio.
L'ennesima fiammata africana dalla durata ancora non definita, ma che porterà la quota dello zero termico a sfiorare i 5mila metri, ovvero un numero davvero elevato per la nostra latitudine, normalmente abituati ad un livello medio che si aggira sui 3.200 metri. Una fase eccezionale ove anche sulla cima del Monte Bianco le temperature si presenteranno positive, segnale inequivocabile di un cambiamento climatico sempre più affermato.
Analisi e previsione
Con solo saltuarie pause dobbiamo fare i conti da ormai due mesi con l'anticiclone africano, una figura che sembra aver trovato un'ubicazione fissa proprio sul Mediterraneo. Questa volta però farà davvero sul serio e come accennato l'ondata di caldo porterà la quota della zero termico quasi a 5mila metri; a preoccupare non saranno solo i valori termici massimi che registreremo nei prossimi giorni, comunque estremamente elevati, ma soprattutto la durata perché ad oggi non è ancora stato sentenziato un termine.
La stabilità rappresenterà quindi la parola d'ordine dell'ultima decade di luglio, quando assisteremo ad una vera escalation del caldo che raggiungerà senza particolari ostacoli la soglia dei 40°C sulla Pianura Padana centrale e lungo le vallate interne del Centro Sud.
I pochi disturbi verranno confinati sui settori confinali alpini, ove nel corso delle ore più calde del giorno fioriranno nubi convettive associate a qualche veloce temporale o rovescio.
Weekend di fuoco
In queste giornate che ci accompagneranno al fine settimana l'alta pressione inizierà a portare i massimi sul Mediterraneo convogliando flussi d'aria roventi in arrivo dal cuore del Sahara. Tra sabato 23 e domenica 24 toccheremo i valori termici più elevati, tant'è che in Val Padana si potrebbe oltrepassare la soglia dei 40°C, specie tra Emilia Romagna, Veneto e Lombardia, così come nelle zone interne centrali, Puglia e sulle due Isole Maggiori.
Nel weekend si potrebbero quindi infrangere record di caldo in città come Milano dove, se si dovessero raggiungere i 40°C, verrebbe infranto lo storico 39,3°C registrato nell'agosto del 2003.
I pochi fenomeni che potranno alleviare la calura, come accennato, rimarranno localizzati esclusivamente sull'arco alpino centrorientale, specialmente nel pomeriggio di sabato; i classici temporali di calore che si esauriranno rapidamente entro la serata, ma che potrebbero essere accompagnati da forti colpi di vento e da grandinate.
I crescenti tassi di umidità rappresenteranno anche un serio rischio per la salute, oltre a rendere opprimente il clima nel corso delle ore centrali.
Caldo in attenuazione a fine mese?
Nulla di definito all'orizzonte, ma entro la fine di luglio potrebbero subentrare blande interferenze innescate dall'affondo fresco nel Nord Europa. Qualche effetto potrebbe avvertirsi anche su parte del nostro Paese con fenomeni temporaleschi principalmente nel corso delle ore diurne.
Alle alte latitudini del continente, circa tra Groenlandia e Islanda, sono difatti presenti alcune aree depressionarie, le quali potrebbero veicolare aria più fredda ed instabile verso Sud; l'anticiclone alleggerirà la propria presenza in sede europea arretrando temporaneamente verso le proprie terre d'origine.
Sull'Italia apprezzeremo senz'altro una flessione termica, anche se nulla di eccezionale, perché al più si ritornerà in prossimità delle medie. Se l'area di convergenza dovesse abbassarsi ulteriormente potrebbero generarsi anche dei contrasti importanti dal quale sfoceranno eventi meteo rovinosi, come grandinate, forti colpi di vento e autentiche tempeste elettriche.