L'alito rovente dell'anticiclone africano non ammette tregua all'Italia ormai dall'inizio del mese di maggio, con al più qualche temporanea e fugace pausa più fresca ed instabile che peraltro ha interessato solo talune regioni. Un contesto meteo climatico che ci accompagnerà quasi totalmente indisturbato anche per la prima parte di luglio, quando è stata individuata dai centri previsionali una possibile fase più consona al periodo, con effetti sensibili su tutto il Paese. Tornerà l'estate mediterranea dominata dall'alta pressione delle Azzorre?
Analisi e previsione
Poche novità all'orizzonte, così dopo una seconda parte settimanale dominata dall'anticiclone con tanto sole e temperature ben oltre la norma, anche nel prossimo weekend la Penisola si ritroverà nella morsa dell'africano con conseguenze importanti su alcune regioni.
Il vasto promontorio di origine subtropicale è difatti destinato ad affermarsi ulteriormente su gran parte del Mediterraneo e quindi sull'Italia, portando i massimi sul nostro territorio proprio nei giorni del fine settimana con un flusso d'aria molto caldo che dalla Tunisia e Algeria si ergerà verso l'Europa meridionale tra sabato 2 e domenica 3 luglio.
Diffusa stabilità atmosferica e soprattutto un nuovo aumento delle temperature domineranno da Nord a Sud, il termometro punterà di nuovo verso l'alto toccando ancora una volta massime diffusamente oltre le medie del periodo, fino a sfiorare in Val Padana centroccidentale valori vicini ai 40 gradi.
Non andrà meglio al Centro Sud, ove la colonnina di mercurio raggiungerà i 38-39°C in città come Firenze e Roma e addirittura fino a 42°C nelle zone interne della Sicilia e della Sardegna; si tratterà dell'ennesima fiammata rovente che ci farà vivere un quadro meteorologico eccezionale per il periodo.
Le uniche note instabili potrebbero interessare i settori alpini dolomitici ove, soprattutto nel corso delle ore più calde, sono attesi veloci temporali di calore.
Gli elevati tassi di umidità, l'abbondante irraggiamento solare e l'assenza di ventilazione parteciperanno ad innalzare il disagio fisico con afa localmente opprimente. Il rischio per la salute sarà perciò molto elevato, specie per gli individui più vulnerabili.
Evoluzione
Anche la nuova settimana esordirà sotto l'alito rovente sahariano con temperature ben oltre le medie climatiche. Considerata l'origine delle masse d'aria dovremo fare i conti con valori localmente record almeno fino al 6 luglio con ripetute ondate di calore, le quali manterranno le massime abbondantemente oltre i 35°C su tutto il territorio nazionale, soprattutto in Val Padana e sulle zone interne delle due Isole Maggiori, ove si prevedono punte di 42-43 gradi.
Per un prossimo cambio di scenario occorrerà perciò attendere almeno il giro di boa del mese di luglio, quando l'assetto barico sullo scacchiere europeo potrebbe ribaltarsi proponendo il ritorno dell'anticiclone delle Azzorre che di fatto sostituirebbe quello più rovente africano. Anche se di alta pressione sempre si parla, quest'ultima figura è normalmente caratterizzata da valori termici più contenuti e quindi da temperature in media proprio per via della sua posizione, sul medio oceano Atlantico, ove i valori termici delle acque superficiali non superano i +25°C.
I flussi azzorriani risulteranno per tale motivo anche più densi e pesanti, una caratteristica che conseguentemente andrà a limitare l'aumento delle temperature grazie alla maggiore inerzia termica. Non mancherà comunque il bel tempo che regalerà condizioni meteorologiche soleggiate e valori in linea con le medie del periodo, con caldo senza eccessi e afa sopportabile.
Stando agli ultimi aggiornamenti non riuscirà però a portare i propri massimi sull'Italia, rimanendo quindi più defilata - l'alta pressione - in sede atlantica lasciando passare infiltrazioni più fresche e umide dai settori nordoccidentali, con elevata possibilità di temporali ad evoluzione diurna specie lungo i rilievi alpini e sulle vicine pianure a Nord del Po.