L'Italia sarà presto raggiunta dall'ennesima bolla molto mite anticiclonica, i cui effetti inizieranno a farsi sentire già nel corso delle prossime ore.
In questi primi giorni della settimana abbiamo assistito ad una veloce incursione invernale, subito disinnescata dalla presenza dell'alta pressione, che si è già messa in viaggio verso la nostra Penisola ed è pronta ad invadere il bacino del Mediterraneo portando i propri massimi proprio sul Belpaese.
Previsione
Nei prossimi giorni il quadro meteorologico è dunque atteso in netto miglioramento assumendo nuovamente caratteristiche non consone alla stagione invernale. Valori barici quindi in rapida ascesa e dove splenderà il sole anche le temperature subiranno un forte incremento spingendosi sopra le medie di riferimento.
Il clou della parentesi più stabile è atteso alle porte del weekend, quando l'alta pressione - come accennato - punterà i propri massimi sull'Italia, ma tale regime anticiclonico non garantirà ovunque il bel tempo. Infatti, su buona parte della Val Padana e lungo le coste del medio alto Tirreno, laddove l'umidità tenderà ad accumularsi più facilmente, potranno attivarsi banchi di nebbia e nubi marittime durante le ore più fredde, localmente associate a possibili pioviggini.
L'alta pressione non sarà però così coriacea come le precedenti, perché già nel fine settimana potrebbe subire una temporanea flessione, lasciando passare maggiori infiltrazioni instabili generate da una perturbazione atlantica in transito più a Nord. Sono pertanto attese note d'incertezza sul fronte meteo specie sui settori settentrionali, ove si avranno anche dei fenomeni. Si tratterebbe comunque solo di blandi disturbi messi a tacere rapidamente, tali da farci vivere una seconda parte di weekend più tranquilla.
Weekend assolutamente tranquillo
Continua la lunga anomalia meteo climatica della stagione invernale, spesso condizionata da lunghe parentesi anticicloniche intervallate da saltuari innesti più freddi, ad oggi anche poco convincenti.
Anche nel corso dei prossimi giorni la situazione non proporrà sostanziali variazioni, ma qualcosa potrebbe però muoversi all'orizzonte, difatti allargando il focus sullo scacchiere europeo possiamo notare la presenza di due importanti figure atmosferiche, le quali si daranno battaglia: da una parte il vasto anticiclone radicato tra Penisola Iberica e Francia, mentre dall'altro lato troviamo le fredde correnti instabili ad un passo dal nostro Paese.
Come previsto quindi, nel corso di sabato 19 febbraio è atteso un rapido passaggio instabile per infiltrazioni più fredde dall'Europa nordorientale. Qualche rovescio interesserà principalmente il Nord Est, la Lombardia e la Liguria, con fiocchi dai 1.100-1.200 metri di quota sulle Dolomiti.
Altrove l'anticiclone continuerà senza esitazioni con ampi spazi sereni e valori termici primaverili, ove le massime sfioreranno i 20°C, specie su Sardegna e Sicilia.
Residui disturbi domenica 20 febbraio tra Abruzzo, Molise e Basilicata, mentre altrove l'alta pressione garantirà ancora stabilità anche se possibili banchi di nebbia e nubi basse potrebbero interessare la Val Padana; una sostenuta ventilazione di Maestrale si attiverà sulla Sardegna, in estensione a gran parte dei settori del medio e basso Tirreno.
La tendenza meteo per la nuova settimana
L'erosione sul bordo settentrionale dell'alta pressione operato dal flusso oceanico provocherà un primo blando peggioramento negli ultimi giorni del fine settimana.
Un cedimento che creerà i presupposti per un'ondulazione fredda più decisa all'inizio della nuova settimana. L'affondo si dirigerà verso i Balcani, ma porterà qualche conseguenza anche sull'Italia dopo aver impattato contro le Alpi. I maggiori effetti si faranno sentire lungo i versanti adriatici, con qualche rovescio e nevicata sui rilievi appenninici orientali delle regioni centromeridionali.
Ancora nessun peggioramento ben organizzato in vista specialmente al Nord, il quale resterà all'asciutto sotto l'effetto dell'anticiclone che riprenderà ad espandersi deciso sul Mediterraneo dopo il break più freddo ed instabile.