Sul continente europeo è in fase di realizzazione un profondo cambiamento. L'alta pressione delle Azzorre inizierà a spingersi verso i settori settentrionali attivando, per i primi giorni di aprile, una colata molto fredda verso l'Europa centro-orientale. Allo stesso tempo l'anticiclone africano, in questi giorni presente sul Mediterraneo, perderà rapidamente le energie, dapprima sull'Europa centrale e successivamente anche sui settori più meridionali. Nel corso del prossimo fine settimana, quello di Pasqua, assisteremo difatti ad un importante affondo artico sulle isole britanniche, in graduale estensione poi all'Europa occidentale ove il quadro meteorologico subirà una svolta decisiva.
 

Assaggio estivo

Dopo il gelo tardivo intercorso al giro di boa mensile si è avuto un ribaltone meteorologico davvero importante, il quale ha portato valori termici in ascesa quasi verticale fino a toccare massime tipiche di fine maggio o addirittura inizio giugno. Il primo vero assaggio estivo ha invaso l'Italia, ma non solo, perché anche sull'Europa centro-occidentale si sono avvertiti gli effetti della struttura anticiclonica alimentata dal flusso d'estrazione nordafricano molto caldo, specie in quota.

Sul nostro territorio nazionale il caldo ha raggiunto l'apice in queste ore, con i termometri che si sono spinti diffusamente sui 25-27 gradi, registrando localmente veri e propri record come è successo a Firenze, ove addirittura si sono superati i 28 gradi. Sul finire della settimana la struttura altopressoria inizierà però a perdere colpi, un chiaro sintomo d'invecchiamento seguito da un primo graduale calo termico.
 

Ultime ore di bel tempo

L'anticiclone regalerà ancora qualche giornata assolutamente stabile e soleggiata da Nord a Sud, anche se inizieremo ad avvertire i primi locali segni inequivocabili dell'imminente cedimento. Infiltrazioni instabili più fresche in quota andranno difatti ad interessare le regioni settentrionali, portando qualche addensamento ad evoluzione diurna sui rilievi alpini ed in forma più isolata sulle aree appenniniche, dove non sarà escluso qualche veloce rovescio pomeridiano.
 

Analisi

Il cedimento del sistema anticiclonico porterà i propri effetti anche sull'Italia, sotto i colpi della vicina circolazione instabile in affondo sulla penisola iberica. L'influenza di quest'area depressionaria condurrà ad una prima fase nel complesso variabile, con qualche locale fenomeno anche a sfondo temporalesco.

Le festività pasquali si presenteranno pertanto incerte, con addensamenti sparsi di passaggio più compatti e minacciosi sulle regioni centrosettentrionali, aree ove saranno possibili delle piogge specie sui settori occidentali. Nelle ore più calde locali addensamenti ad evoluzione diurna potrebbero coinvolgere anche i settori alpini e parte dell'Appennino, con veloci temporali.

La vera svolta arriverà però nella giornata di Pasquetta, quando il contesto meteorologico cambierà radicalmente grazie all'affondo della saccatura artica che, come già accennato, dall'Inghilterra si farà strada fin verso il Mediterraneo. L'aria fredda andrà ad alimentare la blanda circolazione ciclonica già presente sulla nostra penisola, attivando una fase di marcato maltempo con un vivace peggioramento.



I fenomeni più consistenti interesseranno soprattutto le regioni centrosettentrionali e la Sardegna, mentre quelle meridionali e la Sicilia subiranno solo gli effetti marginali trovandosi più ai margini. Ci sono ancora molti punti interrogativi sulla reale traiettoria del vortice freddo, per cui non escludiamo una ridefinizione della linea di tendenza appena delineata.

Quello che però sarà certo è il calo delle temperature, che faranno registrare una graduale diminuzione, molto sensibile a partire dalla Pasquetta. Si tratterà di un primo assaggio in quanto potrebbe aprirsi una cospicua parentesi più fredda e ancora movimentata nei giorni a seguire, subito dopo le festività.
 

Tendenza meteo

La successiva evoluzione resta molto incerta, il tutto dipenderà dalla traiettoria che intraprenderà l'affondo ciclonico molto freddo che raggiungerà la penisola iberica. Parte dell'aria fredda ed instabile potrebbe condizionare anche l'Italia nel caso in cui, secondo diverse elaborazioni dei centri di calcolo, l'asse della saccatura potrebbe risultare più orientale del previsto.

Se dovesse prendere piede quest'ultima ipotesi andrebbe a delinearsi una parentesi marcatamente perturbata, dai connotati praticamente invernali, indicativamente tra il 6 e l'8 aprile. Nel prossimo appuntamento avremo sicuramente una visione più chiara ed anche gli ultimi modelli si saranno allineati sulla tendenza più probabile.

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