Analisi
La primavera ci regalerà quindi la prima vera parentesi mite della stagione in arrivo spegnendo ogni velleità invernale per almeno sette-otto giorni. Dopo la fase gelida dettata dall'irruzione d'aria artica dalla Russia, avremo un flusso di masse d'aria piuttosto umide e calde, specie in quota - che scalzeranno il freddo presente - con temperature che si disporranno oltre le medie del periodo fino a toccare anomalie positive di oltre 10 gradi.Nei giorni che ci accompagneranno al weekend inizieremo pertanto ad avvertire l'incremento termico, che culminerà sabato e domenica quando l'elevazione del promontorio anticiclonico subtropicale avrà ormai raggiunto il Mediterraneo e gli Stati centrali dell'Europa, toccando addirittura anche le aree baltiche e quelle scandinave meridionali.
La rimonta anticiclonica verrà attivata dalla duplice azione tra la depressione d'Islanda, la quale andrà ad affondare con una saccatura verso l'Atlantico portoghese fino a toccare il Marocco, e dall'affondo verso i settori orientali europei del nucleo gelido transitato qualche giorno fa sull'Italia. Il richiamo caldo sarà per questo motivo molto intenso soprattutto sul Mediterraneo e sull'Europa centro-occidentale.
Avremo per diversi giorni valori barici di rilievo ed i massimi di pressione sono proprio attesi tra Italia, Francia e Germania, ove conseguentemente avremo una fase insolitamente mite con notevole riscaldamento termico, specie nella prima parte della prossima settimana quando la bolla d'aria subtropicale transiterà sopra i nostri cieli.
Caldo fuori stagione, ma attenzione di notte
Gli effetti maggiori verranno avvertiti in particolare durante le ore centrali del giorno, perché l'abbondante soleggiamento favorirà temperature diffusamente sopra la media, specie sui monti. Tipiche in questi contesti anticiclonici sono le escursioni termiche dettate dalle forti inversioni, per cui non sempre farà caldo perché il clima continuerà a presentarsi freddo di notte sulle aree di pianura e lungo le vallate alpine ed appenniniche.Il dominio anticiclonico garantirà stabilità assoluta in una vasta fetta del continente mantenendo le grandi perturbazioni atlantiche molto distanti e costrette a fluire sulle alte latitudini. Nonostante questa situazione il tempo non sarà sempre ovunque soleggiato perché non mancheranno addensamenti nei bassi strati, specie di tipo marittimo, più frequenti tra Liguria e Toscana.
L'assetto atmosferico non proporrà sostanziali variazioni nel breve e medio termine, in quando la vasta area anticiclonica promette di mantenersi a lungo tra il Mediterraneo e le aree centrali del continente. Gli unici disturbi che potrebbero giungere sul nostro territorio saranno frutto della depressione che andrà a scavarsi tra Algeria e Marocco, in quanto un successivo isolamento potrebbe sospingere blande infiltrazioni instabili che potrebbero condizionare solo marginalmente la Sardegna e la Sicilia.
Inutile aggiungere altro per ora, dato che per eventuali cambiamenti meteo occorrerà attendere almeno la fase finale del mese, quando alcune elaborazioni dei centri previsionali continuano a delineare una ulteriore spinta verso Nord dell'alta pressione subtropicale gettando i massimi sul Regno Unito e Baltico, una manovra che lascerà pertanto scoperta la penisola italiana ove giungerebbero infiltrazioni fredda dai quadranti orientali.