Analisi e previsione
L'anticiclone africano, che finora non aveva fatto sentire la sua presenza, è pronto ai nastri di partenza: la rimonta anticiclonica è in atto e prenderà il pieno possesso nelle prossime 36-48 ore quando avremo un aumento considerevole dei valori termici, i quali si porteranno diversi gradi sopra la media del periodo.L'alta pressione aprirà una parentesi davvero dai connotati primaverili trattandosi di un promontorio subtropicale, il quale verrà alimentato da correnti in arrivo dal cuore del Sahara. Notizie però confortanti giungono dalle ultime emissioni dei modelli, perché questa fase avrà una durata limitata come probabilmente saranno gli effetti che provocherà sul settore agricolo.
Nel corso del fine settimana difatti l'anticiclone inizierà un graduale disgregamento sotto i colpi del flusso atlantico sospinto dalla parte avanzata di vortice depressionario che inizierà a premere dalla penisola iberica. Intense correnti meridionali si attiveranno nella fase prefrontale anticipando il peggioramento e in talune aree si avvertirà un ulteriore incremento dei valori termici proprio a ridosso del weekend.
Maltempo nel weekend
Una perturbazione accompagnerà l'avanzata della nuova ondulazione ciclonica e, considerata anche la situazione che verrà lasciata in eredità dalla forte scaldata, il maltempo potrebbe assumere entità importanti grazie ai notevoli contrasti termici. Le prime nuvole si faranno strada sui settori nordoccidentali per poi estendersi rapidamente alla Sardegna e buona parte delle regioni tirreniche.La fase acuta del maltempo è attesa per domenica in quanto l'alta pressione verrà completamente sconfitta proprio nella giornata di sabato, relegando gli ampi spazi sereni solo sul Centro-Sud. Dobbiamo però puntualizzare che nonostante la stabilità atmosferica, non ovunque - in questa seconda parte della settimana - splenderà il sole, difatti le regioni settentrionali continueranno ad essere caratterizzate da infiltrazioni umide nei bassi strati che renderanno il tempo a tratti grigio e uggioso.
Fenomeni intensi
Come accennato le precipitazioni potranno risultare intense ed anche a carattere temporalesco sui versanti di ponente, prima al Nord e poi lungo le regioni centrosettentrionali tirreniche, in quanto il vortice ciclonico andrà a scavare il classico minimo depressionario tra il Mar Ligure ed il Tirreno.Oltre alla pioggia, tornerà a cadere anche la neve sulle Alpi e lungo la dorsale appenninica centrosettentrionale, ma su quest'ultimo a quote molto elevate, almeno inizialmente, poi in calo con il passare delle ore. La sostenuta ventilazione meridionale, prevalentemente di scirocco, toccherà localmente l'intensità di burrasca, per poi ruotare gradualmente dai quadranti occidentali dopo il transito della parte avanzata della perturbazione.
Inverno: non è ancora tempo per la sentenza finale
Nonostante questo primo assaggio primaverile, la stagione invernale non è ancora finita. L'assetto atmosferico conferma questa ipotesi, in quanto la disposizione delle pedine sullo scacchiere europeo è propizia per nuove ondate artiche sul continente e la seconda parte di febbraio potrebbe difatti riservare interessanti novità sotto quest'aspetto.Le ultime corse modellistiche continuano a delineare un andamento dai caratteri invernali anche in virtù di un indebolimento del flusso zonale innescato da un rinforzo del Vortice Polare. Non è quindi esclusa una estensione dell'aria gelida su parte dell'Europa, con buone probabilità, in moto retrogrado dai quadranti orientali.
Evoluzione che, se confermata, potrebbe farci vivere una parentesi invernale di spessore in questa ultima fase stagionale e addirittura condizionare la prima metà di marzo con freddo e nevicate a bassa quota.
Per una tendenza più affidabile dovremo probabilmente attendere il prossimo appuntamento, quando gli elementi a nostra disposizione ci aiuteranno a capire se l'inverno avrà effettivamente ancora qualche cartuccia da sparare o se dovremo accettare l'incedere della stagione primaverile.