Il maltempo che sta ancora interessando l'Italia non ha ancora intenzione di gettare la spugna, tant'è che nella seconda parte della settimana arriverà altra instabilità sospinta dal profondo vortice depressionario d'origine polare in affondo sul Mediterraneo. Sono attese nuove precipitazioni, a tratti ancora localmente abbondanti.
 

Analisi

Un ponte dell'Immacolata caratterizzato dall'intenso maltempo, come non si vedeva da anni, con abbondanti piogge sulle regioni centro-meridionali e fortissime nevicate sull'Alpi fino in valle; la situazione migliora, anche se solo temporaneamente, perché continuerà ad insistere una circolazione depressionaria che rinnoverà instabilità diffusa lungo tutta la penisola. Nella prossima fase i maggiori fenomeni colpiranno prevalentemente il Sud Italia, meno coinvolta nella precedente parentesi perturbata.
La causa principale di questa singolare irruenza del maltempo è da attribuire alla lenta evoluzione delle onde depressionarie sul Mediterraneo occidentale, in quanto sull'area balcanica è presente una vasta area di alta pressione che blocca letteralmente la classica evoluzione orientale delle perturbazioni atlantiche. I fronti perturbati scorrendo oltretutto sul Tirreno generano facilmente dei minimi di bassa pressione secondari, in grado di scatenare maltempo duraturo.
Passata l'attuale fase instabile arriveranno nuovi vortici che confermeranno la breccia ancora aperta del flusso atlantico che non consentirà nel breve termine nessuna tregua. Il primo fronte arriverà già in queste ore e si avvertirà dapprima sulla Sardegna, in successiva estensione alla Sicilia e al Tirreno meridionale; alle porte del weekend sopraggiungerà un'altra perturbazione che caratterizzerà invece il quadro meteorologico delle regioni centro-settentrionali con precipitazioni a macchia di leopardo.
 

Weekend instabile

L'andamento del mese in corso si mostrerà ancora propizio per le grandi precipitazioni tardo autunnali, grazie alla porta nordatlantica sempre aperta verso il bacino centrale del Mediterraneo. I vortici instabili oltretutto tenderanno ad approfondirsi ulteriormente sui nostri mari, alimentati da un continuo flusso freddo in arrivo dai quadranti nord-occidentali.




Come ricordato in apertura, il weekend verrà condizionato dal maltempo duraturo e per una tregua più strutturata occorrerà attendere i primi giorni della nuova settimana, quando l'alta pressione potrebbe tornare sul Mediterraneo. Da lunedì avvertiremo quindi un miglioramento che porterà un tempo più stabile, ma anche mite, perché l'anticiclone si avvarrà di contributi subtropicali frutto di un flusso di correnti nord-africane.
E' quindi in vista un cambio di registro sostanziale, grazie ad uno sbilanciamento del flusso nordatlantico più ad Ovest, verso la penisola iberica.
 

Cambiamento in vista: clima più mite

I valori termici per l'ultima parte della settimana non subiranno particolari variazioni, in quanto l'aria più fredda, sospinta dalle correnti nord-occidentali, continuerà a fluire sul Mediterraneo centrale interessando anche le nostre regioni centro-meridionali.
Il contesto potrebbe però cambiare già nei primi giorni della nuova settimana, quando le temperature subiranno una brusca ascesa, riportandosi di nuovo oltre le medie di riferimento.
 

Tendenza

Cosa dobbiamo attenderci nella seconda parte del mese? Come accennato nell'ultimo appuntamento il freddo non si è ancora stabilito diffusamente sul continente. Il Vortice Polare oltretutto subirà un corposo rinforzo e gli effetti di tale accelerazione condizioneranno radicalmente la circolazione atmosferica sull'intero emisfero settentrionale. L'andamento del contesto meteorologico della terza settimana di dicembre verrà quindi condizionato dall'azione della depressione sul Polo, una manovra che si farà sentire lungo tutto il profilo della troposfera, ovvero lo strato prossimo al suolo ove avvengono i fenomeni meteo climatici.
Nonostante gli indici molto sfavorevoli per le sorti autunnali ed invernali alle latitudini più basse, una troposfera molto dinamica ci ha regalato comunque vicende meteorologiche molto intese, limitando gli effetti di un Vortice Polare stratosferico molto compatto e robusto. Ma non è tutto, perché tale dinamicità continuerà a mantenere movimentata l'evoluzione del prossimo periodo, tant'è che la maggior parte delle elaborazioni previsionali vede nuove ondate di maltempo fino almeno al periodo natalizio.
 

Evoluzione natalizia

Nelle ultime emissioni modellistiche propende ancora l'ipotesi atlantica rispetto ad una fase gelida siberiana, in quanto la disposizione delle figure bariche sullo scacchiere europeo potrebbe favorire il flusso umido oceanico sul Mediterraneo.
Significa che potrebbero continuare a scorrere vortici depressionari, ricalcando la tendenza di questi primi giorni di dicembre. La presenza di un'alta pressione tra Scandinavia e Russia occidentale spingerà inoltre ulteriori apporti freddi di matrice polare, i quali garantirebbero un quadro meteo climatico tipicamente invernale.
Per un'ondata fredda degna di nota occorrerà quindi attendere, anche se le probabilità per una fase gelida orientale non sono ancora del tutto tramontate.

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