Un graduale calo dei valori barici è già percettibile sui rilievi alpini, ove i primi forti temporali hanno preso vita nelle ultime 48 ore: si tratta di contrasti termici molto incisivi che si sono verificati proprio sulle estreme regioni settentrionali, una fascia soggetta alle fresche infiltrazioni instabili in scorrimento sulle alte quote, in contrapposizione con l'aria più calda ed umida ristagnante sul catino padano e lungo le maggiori vallate. Si prevede pertanto un sensibile incremento dell'instabilità fino alle prime ore del weekend, con temporali accompagnati da grandinate e forti colpi di vento in possibile estensione fin verso le pianure limitrofe.
I primi fenomeni convettivi rappresenteranno un chiaro segnale del brusco peggioramento indotto dalla forte irruzione della vera perturbazione, che arriverà con il suo carico instabile tra venerdì e sabato e si abbatterà sul Centro-Nord Italia, aree ove il rischio di nubifragi sarà più elevato.
Il peggioramento si estenderà nelle ore successive anche sulle regioni centrali, specie sui versanti adriatici.
Breve termine
L'imminente guasto meteo verrà esaltato, come accennato, dai forti contrasti termici fra l'aria più fresca atlantica e quella calda presente sul bacino del Mediterraneo. Le regioni del Mezzogiorno verranno infatti investite direttamente dalle correnti roventi afromediterranee, con l'apice del caldo nella giornata di domani, venerdì 24 luglio, tant'è che la colonnina di mercurio potrà spingersi fin sui 37-38 gradi, salvo locali flessioni sulle aree soggette ai primi temporali ad evoluzione diurna.Nel corso del fine settimana l'aria più fresca atlantica si estenderà su quasi tutta la penisola, fino a raggiungere anche il Sud tra sabato e domenica con il caldo in parziale ridimensionamento, anche se le temperature rimarranno sempre ubicate sopra le medie con qualche punta fino a 35 gradi sulle aree pianeggiati e vallive di Sardegna, Puglia e Sicilia.
La novità più importante non sarà rappresentata dal calo termico, che peraltro sulle regioni meridionali sarà effimero, ma piuttosto dalla sensibile diminuzione dell'umidità in atmosfera. L'estrema dinamicità continuerà però a dominare, perché la pausa più fresca sarà fugace, in attesa del ritorno dell'anticiclone e del caldo nei primi giorni della prossima settimana.
La nuova estensione dell'alta pressione riguarderà soprattutto il Centro-Sud, mentre le restanti aree resteranno soggette a nuove infiltrazioni instabili.
Le temperature sono quindi destinate a calare, nuovamente, ma rispetto alle precedenti elaborazioni di qualche giorno fa, la flessione termica si mostrerà meno incisiva. Si intensificherà però la ventilazione, che si farà vivace dai quadranti nord-occidentali.
Evoluzione
I più autorevoli centri previsionali sono oggi concordi sulla prossima tendenza fino ai primi di agosto, seppur con alcune differenze non trascurabili. Negli ultimi giorni del mese potrebbe verificarsi un nuovo break oceanico, con effetti al momento più sensibili sulle regioni settentrionali, dopodiché l'anticiclone tornerà in sede italiana, anche se sul consolidamento occorre analizzare qualche dettaglio in più.Il modello europeo Ecmwf, il meno soggetto a oscillazioni previsionali, continua a proporre uno scenario maggiormente orientato al dominio anticiclonico. Mentre il modello americano Gfs, un po' più ballerino, vede sempre una parentesi dominata dall'alta pressione, ma sostanzialmente disturbata dalle infiltrazioni fresche oceaniche, quindi accompagnate dai classici temporali ad evoluzione diurna in possibile estensione fin sulle aree di pianura limitrofe.
Anticiclone in arrivo
Ricalcando l'ipotesi europea, la presenza dell'alta pressione sarà tutt'altro che trascurabile, tant'è che prenderebbe piede una fase estiva degna di nota. Avremmo tra le ultime ore di luglio ed i primi giorni di agosto giornate pienamente soleggiate ed un caldo a tratti forte.I valori termici si porterebbero con decisione al di sopra delle medie del periodo, anche di parecchi gradi, ma l'elemento di maggior interesse verrà rappresentato dall'umidità molto alta e quindi una sensazione di afa opprimente.
L'ipotesi americana, invece, è più cauta proponendo un caldo meno incisivo con addirittura alcune fasi temporalesche refrigeranti sulle regioni settentrionali; il contesto non escluderà oltretutto temporali localmente intensi.
L'estate 2020, anche nel lungo termine, non sembra proporre ondate di caldo particolarmente intense, anche se l'eventuale persistenza dell'anticiclone sull'Europa centro-meridionale garantirà comunque un quadro meteorologico orientato alla vera stagione estiva.