Neanche il tempo di stabilizzarsi che l'evoluzione meteorologica mette già sul piatto l'estrema dinamicità. Luglio ha aperto le danze con una parentesi subtropicale molto calda, ma subito dietro l'angolo si nascondono fenomeni localmente estremi innescati dallo scontro di masse d'aria molto diverse fra loro, dettate da un lato dalla contrapposizione dell'anticiclone africano e dall'altro dalle correnti più fresche atlantiche che affonderanno sul Mediterraneo.
 

Analisi

Un cospicuo flusso in arrivo dal cuore del Sahara sospinto dal vasto anticiclone africano continua ad investire le regioni centro meridionali, mentre il Settentrione risente già delle crescenti infiltrazioni d'aria fresca atlantica. I contrasti che ne derivano dalle due masse d'aria vanno ad innescare violenti temporali in particolare al Nord, tra le Alpi e parte della Pianura padana, ove oltretutto sono presenti condizioni caldo-umide nei bassi strati che ne esaltano tutte le potenzialità.
Mentre sulle regioni centro meridionali e sulle due isole maggiori il quadro continuerà ad essere caratterizzato dall'alta pressione, che in queste ore continuerà senza particolari disturbi a sospingere aria molto calda mantenendo i valori termici localmente vicini ai 40 gradi. 


 

Caldo agli sgoccioli

Dalle ultime elaborazioni i modelli confermano quanto ipotizzato nell'ultimo appuntamento, ovvero dopo questa fiammata rovente lo scenario andrà a degenerare rapidamente nelle prossime ore, quando entreranno correnti instabili oceaniche legate ad un fronte temporalesco piuttosto strutturato. Si tratterà di un primo assaggio di una pausa rinfrescante generale, tant'è che è previsto l'arrivo di una saccatura che riuscirà a mettere in difficoltà l'anticiclone, il quale arretrerà entro i propri ranghi sotto i colpi della perturbazione in arrivo.
Violenti temporali interesseranno dapprima l'arco alpino e prealpino, con una successiva estensione dei nuclei temporaleschi sulle pianure limitrofe. I fenomeni avranno l'onere di riversare al suolo aria più fresca che porterà un sensibile calo termico; il fronte instabile continuerà la sua corsa con l'estensione dell'instabilità anche alle regioni centrali, visti i forti contrasti, localmente i temporali assumeranno carattere di forte intensità con possibili grandinate e cospicui colpi di vento.
L'aria rovente africana verrà confinata sulle aree più meridionali e su gran parte del territorio nazionale tornerà un clima decisamente più consono al periodo, questo già per gli ultimi giorni della settimana. Niente paura però per le sorti estive, perché non si tratterà di una rottura stagionale, pertanto l'anticiclone proverà a recuperare terreno verso l'Italia nei primi giorni della nuova settimana, pur in un contesto comunque variabile con possibili insidie temporalesche ad evoluzione diurna. Le temperature torneranno a crescere, ma non sui livelli precedenti.
 

Tra sole e temporali

Quello delle ultime righe rappresenterà ipoteticamente il trend meteorologico che caratterizzerà l'andamento fino al giro di boa mensile. Sussistono ancora incertezze, tant'è che i modelli non sono ancora allineati verso un'ipotesi concorde; il modello americano Gfs continua difatti a sostenere la possibilità di una pausa molto incisiva tra la fine della prima decade e l'inizio della seconda, quando all'orizzonte si delinea un rapido passaggio di un vortice depressionario in pieno Mediterraneo, il quale potrebbe coinvolgere le regioni del Nord e quelle adriatiche. Secondo questa prima tendenza potremmo avvertire un deciso calo delle temperature, confermando il trend di questi primi giorni del mese.
Il modello europeo Ecmwf, sembra invece confermare una maggiore influenza dell'alta pressione, anche se i settori alpini, prealpini e le pianure limitrofe potrebbero comunque dover fronteggiare fenomeni ad evoluzione diurna, innescati da un abbassamento del flusso zonale verso l'Italia settentrionale.
Sotto al profilo termico avremo un andamento nel complesso caldo in un contesto estivo, anche se la colonnina di mercurio non toccherà più i picchi delle ultime ore di giugno; ricordiamoci comunque che siamo sempre nel cuore dell'estate. Caldo alleviato al momento delle fresche infiltrazioni atlantiche, foriere di peggioramenti temporaleschi.

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