L'assetto barico europeo sta cambiando, difatti la nuova disposizione delle alte pressioni sul continente fermerà il flusso atlantico. Tale manovra garantirà un contesto meteorologico dai connotati più estivi rispetto agli attuali, ed il Mediterraneo dovrebbe ritrovarsi maggiormente protetto dalle insidie fresche ed instabili. Osservando le proiezioni termiche non si scorgono particolari eccessi termici nonostante un sensibile aumento delle temperature, che dovrebbero attestarsi al di sopra delle medie ma ben lontane dalle tipiche fiammate africane.
Analisi
Correnti atlantiche continueranno a disturbare, seppur in maniera minore rispetto ai giorni precedenti, l'Italia, che rimane alle prese con un contesto meteorologico a tratti instabile.
L'azione di un vasto vortice ciclonico il cui fulcro è posizionato sulla Francia, sconquassa non solo i pomeriggi italiani, ma anche quelli di gran parte dell'Europa centro-meridionale, con le alte pressioni ed il caldo esiliati invece sui settori settentrionali, tra la Scandinavia, il Baltico e la Russia.
Un inizio d'estate molto diverso da quelli dell'ultimo ventennio, in quanto l'areale del Mediterraneo continua ad essere caratterizzato dalle fresche correnti atlantiche. L'Europa è così divisa in due, con temperature sotto media sulle nazioni meridionali sul Mediterraneo, mentre sulle alte latitudini polari insistono anomalie termiche positive davvero notevoli.
Come accennato avremo ancora alcuni giorni variabili, perché le infiltrazioni d'aria fresca - seppur indebolite - continueranno a caratterizzare il quadro del resto della settimana su molte regioni peninsulari. Buone notizie però, perché grazie alla graduale evoluzione verso levante del vortice ciclonico verrà lasciato spazio ad un aumento dei valori barici che attiverà un miglioramento.
Il breve termine
Le nubi temporalesche ad evoluzione diurna interesseranno ancora soprattutto le aree del Settentrione, ove il tempo farà ancora le bizze specie sulle Alpi centro-orientali, ma con locali rovesci a macchia di leopardo anche in Val Padana tra Lombardia e Triveneto. Il bel tempo inizierà a dominare sulle restanti aree italiane, a parte qualche nube diurna di passaggio.
La depressione alle porte del weekend perderà sensibilmente energia e si sposterà sulle aree balcaniche e giorno dopo giorno avvertiremo i maggiori contributi dell'espansione anticiclonica dal Marocco verso la Spagna e la Francia.
Questa manovra sui settori occidentali sbarrerà la strada al flusso atlantico, tagliando i rifornimenti di carburante alla palude barica nel Mediterraneo.
L'Italia non sarà però del tutto salva dato che si troverà contesa fra l'alta pressione e la saccatura fresca sull'Europa orientale, con quest'ultima che continuerà ad influenzare il tempo tra il 20 ed il 22 giugno, grazie alle fresche correnti dai quadranti settentrionali che, scorrendo in quota lungo il bordo orientale dell'anticiclone, favoriranno dei temporali.
Fenomeni che risulteranno sparsi e localmente intensi, specie sulle aree appenniniche centro-meridionali.
Alta pressione delle Azzorre in arrivo
Nei giorni a seguire l'alta pressione continuerà la sua espansione verso Est, coinvolgendo maggiormente anche l'Italia. Nei primi giorni della prossima settimana dovrebbe pertanto concretizzarsi una parentesi dai connotati estivi più stabili, con caldo ma senza gli eccessi tipici delle fiammate africane. I valori massimi più elevati si registreranno sulle regioni settentrionali e sulle aree tirreniche, ove si toccherà la soglia dei 34 gradi.
L'aumento delle temperature verrà avvertito dapprima al Sud, grazie all'influenza marginale delle correnti in risalita dal basso Mediterraneo. A seguire, la prima parentesi tipicamente estiva sarà avvertibile su tutta la penisola, ma il maggior incremento delle temperature l'avremo sulle aree interne del Nord e sulla Toscana, con massime oltre i 30 gradi.
Tendenza
L'instabilità non abbandonerà totalmente la penisola, perché da domenica il flusso più fresco in quota si trasferirà al Centro-Sud, condizionando anche i primi giorni della nuova settimana. L'aumento delle temperature avrà però un rovescio della medaglia fornendo maggior carburante per fenomeni convettivi intensi, seppur circoscritti ai rilievi più alti.
Un ulteriore irrobustimento dell'anticiclone innalzerà sensibilmente la colonnina di mercurio durante la prossima settimana, con i valori termici più alti attesi sostanzialmente al Centro-Nord.
Nonostante la parentesi calda in vista, per il momento sarebbe scongiurata una probabile fiammata africana.