La bolla anticiclonica sahariana ha portato i propri effetti anche su parte dell'Italia con un incremento termico molto sensibile sulle estreme regioni meridionali, in particolare sulla Sicilia. Le correnti molto calde africane hanno invaso il basso Mediterraneo, sospinte verso Nord da un affondo depressionario sulla penisola iberica.
 

Il punto della situazione

In queste ultime ore l'aria rovente ha raggiunto ed invaso le regioni meridionali portando un sensibile rialzo delle temperature infrangendo localmente record per il periodo, come nel caso di Palermo; sul capoluogo siciliano la colonnina di mercurio ha difatti sfiorato i 40 gradi, un valore mai registrato in oltre 200 anni di registrazioni. Il precedente record per lo stesso periodo apparteneva al 1994, quando si registrarono 38,6°C.
La situazione di Palermo in questi casi è particolare perché l'orografia del territorio ha contribuito in modo significativo ad esaltare gli effetti della cospicua ed estesa scaldata che ha interessato l'intera colonna d'aria. Il forte vento di scirocco attraversando diversi sistemi montuosi ha subito un intenso surriscaldamento, portando così i termometri sulle aree più esposte di tutta la costa tirrenica settentrionale dell'isola ben oltre le classiche massime del periodo, toccando qualche picchi diffusi di 35-36 gradi.
Seppur in modo meno intenso l'ondata di caldo si è fatta sentire anche sulle restanti aree del Mezzogiorno, in particolare tra Campania, Calabria e Puglia, con massime oltre i 30 gradi.
 

Analisi

L'alta pressione subtropicale è l'assoluta protagonista sul Mediterraneo centro meridionale ed è sospinta da un flusso d'estrazione sahariano molto caldo. La rimonta anticiclonica è stata attivata dall'affondo depressionario al momento presente sul Mediterraneo occidentale, tale vortice fa sentire qualche effetto anche sull'Italia, in particolare sulle regioni settentrionali ove sono in transito una serie di fronti instabili.
La penisola si ritrova spaccata a metà ed anche il resto della settimana proseguirà sull'attuale tendenza: il Nord alle prese con le umide correnti instabili sud-occidentali d'origine atlantica, mentre le restanti aree del paese continueranno a risentire della fiammata calda africana.
Nelle prossime ore la bolla guadagnerà un po' di terreno verso Nord, estendendosi parzialmente anche a tutto il Centro-Sud, con la colonnina di mercurio che toccherà il culmine nella seconda parte delle settimana, questo continuerò a garantire su alcune aree interne meridionali massime vicine ai 40°C.
La situazione meteorologica sul Mediterraneo non subirà particolari variazioni fino al weekend, con un assetto barico sostanzialmente sotto scacco dalla posizione della depressione in sede iberica. Con il passare dei giorni avvertiremo comunque un addolcimento del clima, tant'è che perderemo qualche grado, anche se il caldo resterà sempre tra il moderato e l'intenso in particolare sulle aree ioniche e sulla Sicilia. L'anticiclone africano è infatti destinato a durare ancora per diversi giorni, fino almeno all'inizio della settimana.
 

Italia tra temporali e caldo intenso

Come accennato le regioni settentrionali verranno movimentate dai temporali e da piogge diffuse anche in pianura. Interferenze instabili accompagneranno queste aree anche per tutto il fine settimana, mentre al contrario al Sud e sulle regioni centrali la protagonista sarà sempre l'alta pressione. Anche se il contesto si presenterà prettamente stabile non verranno esclusi innocui addensamenti di passaggio alti e talvolta stratificati.
Il flusso teso sud occidentale in arrivo dal cuore sahariano sospingerà inoltre un cospicuo quantitativo di pulviscolo desertico, che in sospensione in atmosfera renderà il cielo non più nitido ma giallognolo.


Tendenza

Nei primi giorni della nuova settimana la depressione sulla Spagna inizierà ad avanzare fino a portarsi a ridosso del territorio nazionale, anche se in forma più attenuata. L'instabilità avrebbe modo di estendersi anche sulle regioni centrali, mentre al Sud continuerebbe l'egemonia anticiclonica con clima sempre molto mite.
Solo in prossimità dell'ultima decade mensile, ad iniziare dal 20 di maggio, il caldo anomalo potrebbe battere in ritirata anche sulle regioni meridionali.

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