Dopo una lunga fase anticiclonica, sull'Italia torneranno le perturbazioni atlantiche. Novità che rappresenterà quest'ultima parte di febbraio, dopo una stagione invernale prettamente anonima dominata dalle vaste figure anticicloniche in lungo ed in largo. 
 

Il punto della situazione 

L’alta pressione che sbarrava totalmente le perturbazioni da circa da due mesi a questa parte sembra definitivamente sconfitta e la situazione pare sbloccarsi proprio alle porte della primavera. Così dopo il fronte freddo in evoluzione sulla Penisola nelle ultime ore, sono già definite all’orizzonte altre ondulazioni che si appresteranno a transitare rapidamente nel breve e medio termine.  
Sono diversi i fattori che ci portano a confermare un maggiore dinamismo meteo alle nostre latitudini, il più importante sicuramente è rappresentato dal decadimento del Vortice Polare che sta attualmente subendo un sensibile indebolimento. Di conseguenza si allenterà il flusso occidentale sull’Europa settentrionale, consentendo con più facilità degli affondi freschi fin verso l’Europa meridionale ed il Mediterraneo. 
 

L’inverno inesistente 

Quello del 2020 lo ricorderemo probabilmente come uno degli inverni più anonimi di sempre non solo sull’Italia, ma anche in tutta l’Europa proprio grazie a l’anomala vigoria del Vortice Polare che in quest’ultima stagione fredda si è presentato estremamente energico e compatto, una caratteristica che ha mantenuto il freddo ben localizzato alle alte latitudini.
Dopo aver raggiunto il picco massimo durante il mese di febbraio, testimoniato dall'Artic Oscillation di nuovo sopra soglia 6, un valore quasi massimo dell’indice che quantifica lo stato di salute dell’anello composto dai forti venti circolanti intorno al Polo Nord, il Vortice Polare è ora soggetto ad un lento indebolendo soprattutto in area troposferica e, dalle sue dinamiche, dipenderà l’andamento climatico della primavera. 
Al momento i modelli confermano un periodo orientato alla dinamicità, con vortici depressionari in transito sul Mediterraneo, tant’è che già dal fine settimana arriveranno altri fronti che coinvolgeranno soprattutto le regioni settentrionali e parte delle centrali. 


 

Analisi e previsione 

L’impulso freddo perturbato sta rapidamente scendendo lungo la Penisola attivando rovesci, temporali, vento forte e nevicate anche a quote collinari in sede appenninica. Sono gli effetti dell'aria fredda in quota che accompagnando il fronte vanno a generare contrasti termici molto vivaci a contatto con i bassi strati più miti.
Il cambio di registro è finalmente arrivato ed il caldo anomalo degli ultimi giorni, con temperature in qualche caso da record, è ormai archiviato. L’alta pressione si è difatti spostata verso ovest lasciando strada libera al transito di questo primo fronte nord atlantico sull'Italia.
Una nuova perturbazione transiterà tra la giornata di oggi e quella di domani: dopo le temporanee schiarite assisteremo così ad un altro cambiamento per l’arrivo di ulteriori infiltrazioni instabili. Primi fenomeni ad iniziare dalle Alpi occidentali con fiocchi dai 600 - 800 metri, ma a quote anche più basse sulle aree confinali.
Le piogge si estenderanno gradualmente verso la Liguria orientale e l'Emilia, per raggiungere successivamente anche la Toscana, l'Umbria, il Lazio e la Campania con fenomeni anche a sfondo temporalesco. 
Lungo gli Appennini avremo ulteriori nevicate a quote montane, in graduale rialzo con il passare delle ore, man mano che le precipitazioni si sposteranno verso le regioni peninsulari meridionali.  
Temporanee schiarite caratterizzeranno la prima parte del weekend al Centro-Nord, con residue nubi solo sulle Alpi di confine, in attesa di un nuovo guasto che sopraggiungerà sabato sulle settentrionali. 
Arriveranno altri piovaschi tra Piemonte, Liguria, Lombardia, Emilia e sul medio-alto versante tirrenico, mentre il quadro meteorologico migliorerà invece sul resto d’Italia con al più qualche velatura.
 

Fase perturbata nella nuova settimana 

Il passaggio dei blandi vortici depressionari aprirà la strada ad una fase perturbata più organizzata ad inizio settimana, per un nuovo affondo nord atlantico che potrebbe scavare una struttura ciclonica proprio sul bacino centro-occidentale del Mediterraneo. Avremo condizioni di forte maltempo sull’Italia.
Si tratterà di un cambio di registro importante, in quanto si prevede il ritorno delle piogge anche a tratti abbondanti in molte parti d'Italia dopo settimane estremamente siccitose con valori termici troppo miti, in particolare al Centro-Sud. 
 

Tendenza meteo 

Il trend più instabile e piovoso di prossimi giorni potrebbe caratterizzare tutta la prima parte del nuovo mese, così come già anticipato nell’appuntamento dell’evoluzione mensile, grazie al flusso perturbato in transito sul Mediterraneo centrale. Una novità importante che garantirà il ritorno di piogge abbondanti sull'Italia dopo mesi caratterizzati da forti anomalie.

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