Un’area anticiclonica ben strutturata insiste da diversi giorni sulle aree centro-meridionali dell'Europa, coinvolgendo anche l'Italia. Poche conseguenze su Sicilia e Sardegna per alcune infiltrazioni instabili, mentre sulle restanti zone insistono cieli sereni e fitti banchi di nebbia lungo le vallate ed in Val Padana, talvolta persistenti anche di giorno. Un lieve cedimento barico porterà qualche piccola novità nel fine settimana settimana, quando l’alta pressione si sbilancerà maggiormente sulle nazioni centrali europee lasciando più scoperta l'area mediterranea occidentale e meridionale.
Analisi e previsione
Un piccolo vortice depressionario - con all’interno aria un po’ più fredda ed instabile - è in transito sui settori più settentrionali africani e va ad interferire solo parzialmente sulle condizioni meteorologiche delle due isole maggiori con qualche locale piovasco; la stabilità è invece l’assoluta protagonista delle restanti aree, ove continua ad insistere sulle alte quote un flusso sud-occidentale che ha naturalmente innescato un aumento dei valori termici.
Le temperature si sono riportate nuovamente oltre la norma del periodo dopo il calo dello scorso weekend, specialmente sui rilievi della Penisola; la presenza di fitti banchi di nebbia mantiene invece un clima nel complesso invernale in Val Padana, ove abbiamo estese gelate notturne ed un forte accumulo degli inquinanti nei bassi strati.
Le condizioni continueranno a presentarsi sostanzialmente stabili anche per le prossime 24-36 ore, ma sempre con nebbie persistenti come spesso accade nei periodi anticiclonici invernali sfavorendo fortemente un rimescolamento dei bassi strati atmosferici. Le poche nubi degne di nota interesseranno nel breve termine solo la Sardegna e la Sicilia occidentale, aree che potranno vedere locali disturbi innescati dalla circolazione ciclonica sul Nord Africa.
Qualche addensamento è atteso anche in Liguria, un primo segnale delle crescenti infiltrazioni umide dai quadranti occidentali.
Maggiori disturbi nel weekend
Il cuore dell’alta pressione posizionerà i propri massimi sulle nazioni centrali europee lasciando filtrare qualche refolo instabile sull'area mediterranea occidentale e meridionale, ove il cedimento barico inizierà ad essere tangibile alle porte del fine settimana.
Un blando flusso instabile troverà la giusta strada dal Nord Europa sospingendo un modesto agglomerato nuvoloso attraverso la Francia, il quale si addosserà durante la giornata di venerdì sul Nord-Ovest, Toscana e Sardegna, ove non si esclude qualche debole piovasco; isolati fenomeni interesseranno anche i settori alpini settentrionali di confine.
Nel weekend, precisamente nella giornata di sabato, è quindi atteso un indebolimento anticiclonico sul Mediterraneo e l'aria più umida dall’Atlantico andrà a rinvigorire parzialmente la circolazione depressionaria sulle coste nord africane.
Non si tratterà di un vero e proprio guasto generato da una perturbazione strutturata, ma verrà semplicemente attivata un po’ di variabilità che darà luogo a nubi irregolari di passaggio. I pochi disturbi verranno arginati prevalentemente sulle regioni meridionali ed ancora sulle due isole maggiori, ove avremo deboli piovaschi.
Sulle restanti aree italiane continuerà ad insistere l’alta pressione che garantirà sempre fitti banchi di nebbia lungo la Val Padana e sulle aree interne vallive del Centro, grazie allo scarso o nullo ricambio dell'aria nei bassi strati. Le temperature, almeno sui rilievi, dovrebbero tornare su valori più consoni alla norma, mentre sulle zone pianeggiati rimarranno invariate con estese gelate notturne.
Tendenza
Nel medio termine non si vedono novità sostanziali circa possibili eventi invernali degni di nota. Una fase con estesi e robusti anticicloni dettati da un ricompattamento molto forte del vortice polare. Se da un lato vengono registrati giorno dopo giorno record di temperature negativi sulla Groenlandia ed in diverse aree polari, poco più giù sul comparto euro-mediterraneo non possono che essere favoriti lunghi periodi stabili e miti con una stagione invernale inesistente. Al momento le ultime elaborazioni modellistiche dai più autorevoli centri di calcolo confermano il rinforzo dell'anticiclone anche per i primi giorni della prossima settimana.