Stiamo per chiudere uno dei mesi di ottobre più caldi della storia caratterizzato da uno scenario termico estremamente anomalo, ma in queste ore si prepara un cambio di registro radicale anche per il continente europeo, così com’è successo oltre oceano su quello americano. 
La ferma presenza dell’alta pressione subtropicale ha finora mantenuto protetto il Mediterraneo dalle classiche perturbazioni atlantiche, una situazione che ha garantito un trend orientato alla preoccupante siccità ed alle temperature non consone al periodo. 
 

Analisi e previsione 

Una prima perturbazione strutturata è in evoluzione sul territorio nazionale. Si tratta di un flusso atlantico di aria instabile che ha portato piogge e temporali su parte delle regioni centrali e settentrionali. 
Non sono mancati fenomeni localmente forti in particolare sulla Toscana, ove hanno assunto anche sfondo temporalesco. Il fronte, scivolando verso il Meridione, verrà seguito da correnti d'aria più fredda provenienti dall'Europa settentrionale. Sull’Italia si è quindi percepito un primo calo delle temperature che si sono adeguate ai valori tipici del periodo: se confrontate con il caldo anomalo che ha interessato l’intero mese di ottobre, potrebbe risultare quasi freddo. 
Il calo termico è naturalmente più apprezzabile al Nord e sui versanti adriatici, ma con gradualità riuscirà a raggiungere anche le regioni del Mezzogiorno ove tuttora abbiamo ancora un clima molto mite.
Il peggioramento risulterà però veloce, tant’è che la situazione meteo migliorerà rapidamente mantenendosi però dinamica. Non si perderà però la connessione con il flusso atlantico, difatti una nuova perturbazione avanzerà dai quadranti occidentali e raggiungerà le regioni di ponente nel corso del fine settimana. 
 

Weekend di Ognissanti: orientato al maltempo 

Il primo debole impulso instabile è in scena sull'Italia e sta portando fenomeni deboli moderati in particolare tra il basso Piemonte e la Liguria, piogge in successiva estensione verso Toscana, Lazio, Umbria e Marche. 
Precipitazioni più organizzate interesseranno la Sardegna, assumendo localmente carattere temporalesco specie sui settori centro-settentrionali dell’isola.
Una parziale variabilità raggiungerà anche il Sud, con nubi irregolari e qualche piovasco più consistente tra Puglia, Calabria e Sicilia orientale. Sulle restanti aree avremo una temporanea tregua con possibili spazi sereni, ma sarà sempre presente una vivace ventilazione settentrionale.
Non si tratterà chiaramente della vera svolta autunnale, ma l’ondulazione instabile avrà un ruolo fondamentale nell’imminente evoluzione meteorologica, perché aprirà la porta al flusso perturbato atlantico, con fronti maggiormente strutturati nei giorni a seguire. Due perturbazioni distinte condizioneranno il quadro meteorologico del ponte d'Ognissanti, con maltempo a tratti forte sulle settentrionali e parte delle centrali. Attesi fenomeni anche intensi sulla Liguria, in estensione verso Emilia, bassa Lombardia e Triveneto; successivamente peggiorerà anche sulle regioni centrali tirreniche e sulla Campania.
Tale configurazione garantirà un susseguirsi di impulsi perturbati che caratterizzeranno anche la nuova settimana. Non farà ancora freddo soprattutto al Centro-Sud, ove le temperature si manterranno miti grazie alle correnti sud-occidentali. L'assenza dell'alta pressione delle Azzorre lascerà le perturbazioni libere di scorrere verso il cuore del Mediterraneo. 
 

Temperature in calo: si torna alla normalità 

La rotazione dei venti dai quadranti settentrionali manterrà i valori termici su una vasta area della Penisola entro le medie in queste ultime ore di ottobre, ma appunto non ovunque, perché nel weekend un parziale cambio di circolazione con venti più occidentali favorirà un incremento della colonnina di mercurio al Centro-Sud. 
 

Tendenza 

Una nuova fase dal carattere tipicamente autunnale è quindi ai nastri di partenza, con le perturbazioni atlantiche che scorreranno uno dopo l’altra sul Mediterraneo e quindi sull'Italia. La tendenza per la prima decade di novembre sarà pertanto favorevole alle piogge autunnali grazie ad una ritrovata depressione d'Islanda che tornerà sulla scena europea, raggiungendo con i propri effetti anche le aree meridionali del continente.
L’Italia si preparerà ad affrontare diverse giornate grigie con piogge anche consistenti ed insistenti su gran parte delle regioni.
Maggiori contributi freddi potrebbero inoltre estendersi sui settori maridionali del continente, ipotesi confermata anche dagli ultimi aggiornamenti dei più autorevoli centri di calcolo, il che significa che potrebbero iniziare ad interagire con le perturbazioni atlantiche. Sulla Penisola il freddo arriverà addolcito con le temperature verso valori che non si scosteranno troppo dalle medie climatiche di riferimento, ma le piogge risulteranno abbondanti con le prime nevicate sui rilievi.

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