Il quadro meteorologico cambia grazie ad uno stravolgimento dell’assetto barico in sede europea. La diversa distribuzione tra le alte e basse pressioni identificherà il primo chiaro segnale dell’affermazione della stagione autunnale anche sulle aree centro-meridionali del continente, quindi anche sul Mediterraneo.
 

Il punto della situazione

Un contesto maggiormente dinamico caratterizzerà il prossimo periodo, sintomo di un autunno sempre più presente, anche se molto probabilmente le perturbazioni in transito avranno ancora modo di alternarsi a temporanee parentesi anticicloniche.
I mari molto caldi costituiranno uno degli elementi essenziali dell'evoluzione del medio termine, perché l’aria gradualmente più fresca in scorrimento su di essi potrebbe andar a scavare importanti strutture cicloniche secondarie capaci di dar luogo a severe ondate di maltempo, richiamando al seguito aria piuttosto fredda verso sud.
 

Analisi

L'autunno prova ad imporsi in questi primi giorni di ottobre con un intenso passaggio di un fronte freddo disceso dal Nord Europa; si tratta di una ondulazione perturbata molto incisiva perché alimentata da masse d'aria fredda d'orgine artico-marittima. Il quadro meteorologico è perciò peggiorato sensibilmente, anche se solo per poche ore, con una perturbazione in transito sulle regioni centro-settentrionali in rapida evoluzione verso il Meridione.
Non sono mancati per l'occasione fenomeni temporaleschi anche di forte intensità, in quanto il fronte instabile è stato sospinto da aria molto fredda in quota che ha causato forti contrasti termici con l'aria ben più mite presente nei bassi strati.
La flessione termica verrà avvertita su tutta la Penisola, in quanto le temperature subiranno un calo anche di oltre 10 gradi; una diminuzione più sensibile al Centro-Nord e soprattutto sui versanti adriatici, accentuata dalla  sostenuta ventilazione. 
Se confrontiamo le attuali condizioni con lo scenario degli ultimi giorni, passeremo rapidamente da una situazione tipicamente estiva ad una pienamente autunnale, con l'avvio di una fase meteo molto dinamica.
 

Flessione termica

Il quadro meteorologico assumerà quindi connotati tipicamente autunnali su gran parte della Penisola ed in seguito alla perturbazione, seguirà un flusso molto freddo che provocherà una sensibile flessione delle temperature: i valori minimi durante le prime ore del giorno potranno facilmente raggiungere la singola cifra in diverse zone del Centro-Nord, anche in pianura.
 

Fine settimana tra sole e nuvole

Si tratterà dell’ennesima breve parentesi, tant’è che nel weekend l'anticiclone subtropicale tenterà di estendersi dai quadranti occidentali, anche se nell’impresa non sarà in grado di proteggere interamente l'Italia: un treno di blandi vortici ciclonici atlantici sospinti dal flusso fresco oceanico, seppur a fasi alterne, condizionerà il tempo nel corso del fine settimana.
Per il vero autunno dovremo però ancora attendere, difatti i fenomeni risulteranno ancora distribuiti in modo irregolare e saranno preceduti e seguiti da cospicui sbalzi termici, tra sortite anticicloniche ed irruzioni d'aria fresca. Nel corso di domenica una perturbazione più intensa entrerà dai quadranti nord-occidentali sulle regioni settentrionali, attivando fenomeni a tratti intensi in successiva estensione alla Sardegna e alle regioni tirreniche.
Le correnti fresche scorrendo sul bordo orientale dell'anticiclone raggiungeranno i bacini meridionali del Mediterraneo andando a scavare l'ennesimo vortice ciclonico sul Tirreno. Una depressione che porterà i maggiori effetti al Centro-Sud nei primi giorni della nuova settimana, richiamando ulteriori apporti, più massicci, di masse d'aria fredde dal Nord Europa.


 

Tendenza

Come anticipato dalle prime ore della prossima settimana giungerà con alte probabilità una nuova ed intensa perturbazione nord-atlantica, anch’essa in rapida evoluzione sul territorio nazionale; avremo una fase marcata di maltempo ed anche nuove nevicate sui rilievi alpini a quote medie e addirittura sulle cime della dorsale appenninica.
La vera svolta potrebbe però arrivare da metà mese, quando un'alta pressione molto vasta pare strutturarsi oltre il circolo polare artico, un assetto in grado di pilotare masse fredde verso latitudini decisamente più temperate.
I modelli confermano inoltre che, parallelamente alle discese fredde appena citate, a metà mese potrebbe persistere una vasta palude barica nel cuore del Mediterraneo, che attiverebbe una fase di maltempo tipicamente autunnale assai vivace. Oltre alle precipitazioni intese si avrebbero anche valori termico in linea con le medie del periodo o localmente al di sotto.
 

Vortice polare in crisi

Il vortice polare - la depressione dominante del semestre freddo collocata generalmente al Polo Nord - non è in grado di imporsi come dovrebbe. Le azioni perturbate sulle basse latitudini europee sono un chiaro sintomo dell’instabilità della struttura polare e determinerà di conseguenza anche possibili irruzioni fredde verso sud con risalite anticicloniche a nord.

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