L’alta pressione in estensione sul Mediterraneo garantirà qualche giorno prettamente stabile sulle regioni centro-settentrionali; residue interferenze instabili continueranno invece ad insistere sulle estreme meridionali per merito di un vortice sul basso Ionio in evoluzione verso la Grecia. Temperature gradevoli nel primo pomeriggio, con massime vicine ai 15 gradi tra Lazio e Toscana.
Il punto della situazione
La perturbazione responsabile del maltempo piuttosto vivace degli ultimi giorni della scorsa settimana, condiziona ancora sensibilmente le estreme aree meridionali. Il vortice ciclonico in evoluzione sul Mar Ionio verso la Grecia va difatti ad approfondirsi ulteriormente grazie alla costante alimentazione delle correnti più fredde instabili dai settori balcanici e dai flussi umidi temperati in risalita dal Nord Africa.
Una depressione in gran forma in grado di portare forte maltempo sui settori ionici, ove non sono mancati rovesci anche a sfondo temporalesco di forte intensità. Fenomeni a tratti duraturi per via del lento spostamento verso i quadranti orientali della perturbazione, per questo continuerà ad attardarsi una residui instabilità all'estremo Sud.
Breve pausa anticiclonica
Condizioni stabili coinvolgono già gran parte d’Italia grazie alla spinta dai quadranti occidentali dell'anticiclone oceanico. L’abbondante soleggiamento e la quasi totale assenza di nubi garantirà anche un netto rialzo delle temperature massime, mentre continuerà a far freddo durante le ore notturne ed del primo mattino con estese gelate sulle pianure e lungo le vallate interne. Non sarà oltretutto escluso il ritorno delle foschie o locali banchi di nebbia in Val Padana.
Come accennato il discorso è però diverso per le regioni del Sud, sotto gli effetti delle infiltrazioni d'aria fresca, pur con precipitazioni nel complesso deboli e localizzate ancora per la giornata odierna e quella di domani.
Analisi e previsione
Il vasto campo anticiclonico con massimi di 1026 hpa, in transito in queste ore al Settentrione, ha raggiunto la nostra Penisola portando una fase meteo più tranquilla e mite.
Il cuore dell’alta pressione se ne resterà però sempre ubicata in pieno Atlantico, mentre sul Regno Unito si approfondirà una vasta depressione che evolverà in direzione della Penisola Scandinava.
Nel tragitto verso i settori nord orientali si sdoppierà facendo scivolare verso sud un secondo, ma più blando, nucleo ciclonico che irromperà sull’Italia.
La breve pausa dall’inverno verrà perciò interrotta nel weekend dalla debole saccatura in discesa dal Nord Europa, in rapido transito sulla Francia, che interesserà le nostre regioni settentrionali con veloci precipitazioni tra sabato sera e domenica.
L’alta delle Azzorre in risposta andrà ad elevarsi verso Nord, mentre il vortice che avrà ormai raggiunto il Mar Ligure tenderà ad approfondirsi evolvendo velocemente verso la Sardegna.
Impulsi instabili in discesa dal Nord Europa
La posizione un po' decentrata del cuore anticiclonico non rappresenterà una garanzia di stabilità assoluta, tant’è che il bel tempo inizierà ad essere intaccato e darà spazio alle correnti umide sud-occidentali, i primi segnali di un cambiamento della circolazione atmosferica nel Mediterraneo.
L'alta pressione subirà un più deciso cedimento nel corso del fine settimana con l'arrivo della perturbazione in discesa dal Golfo del Leone che determinerebbe una fase meteo piuttosto movimentata nei primi giorni della prossima settimana, più incisiva sulle aree centro settentrionali.
Le temperature torneranno entro le medie per merito di un moderato calo termico, anche se il vero freddo invernale resterà oltre confine.
I valori termici, dopo un sensibile calo prima al Nord e poi ad inizio settimana anche sul resto della Penisola, si riporteranno entro le medie stagionali.
Tendenza meteo
Dopo la perturbazione Nord Atlantica che condizionerà il quadro meteorologico del weekend, con precipitazioni soprattutto al Centro-Nord e nevicate sui rilievi, potrebbe intervenire una successiva rimonta anticiclonica.
Secondo le recenti elaborazioni dei più autorevoli centri di calcolo non dovrebbero prospettarsi lunghi periodi di stasi atmosferica, rimanendo in un periodo piuttosto dinamico, con fasi stabili poco durature e frequenti episodi di maltempo che attraversano l'Italia da nord a sud.
Un periodo che aiuterà sicuramente a rimpinguare le riserve idriche in vista dei mesi estivi, i quali risultano statisticamente sempre più caldi e siccitosi.