La prossima fase climatica verrà contraddistinta da parentesi più temperate rispetto ai rigori che chiuderanno il mese di gennaio, anche se non saranno esclusi colpi invernali degni di nota con possibili scorrimenti nevosi sulle regioni settentrionali. Un’evoluzione quindi complessa.
La stagione invernale ha mantenuto le promesse dimostrandosi già nel mese di dicembre molto dinamica: fasi invernali transitorie al nord sono state intervallate con l’esplosione del vero inverno nel mese in corso, in particolare sulle regioni centrali adriatiche e sulle meridionali.
Il mese di febbraio continuerà sulla falsa riga attuale, avvalorando un clima instabile nella prima parte con ritorni gelidi artici e nevicate, ma questa volta maggiormente indirizzati al Nord. Non si tratterà di un periodo estremamente rigido, perché tra le varie parentesi instabili interverranno flussi più miti meridionali e fasi di alta pressione, più incisive quest’ultime nella seconda parte del mese.
Cosa cambia rispetto al precedente outlook
Questa fase stagionale verrà denotata da un clima a chiaro stampo invernale, con possibili affondi sulla Russia ed Europa orientale, infiltrazioni fredde che penetreranno facilmente anche fin sul Mediterraneo.
Focus Italia
Nord
Il mese di febbraio, nella sua prima decade, si presenterà spesso instabile con maltempo in evoluzione dai settori occidentali e quelli orientali; le temperature diminuiranno portandosi al di sotto dei valori tipici del periodo con possibili nevicate a quote basse.
La parte centrale continuerà in un contesto variabile con piovaschi intermittenti, ma le temperature aumenteranno gradualmente fino a portarsi poco oltre le medie.
In seguito ad una stabilizzazione del tempo più strutturata, ampi spazi sereni caratterizzeranno l’ultima settimana con i primi tepori primaverili.
Il mese di febbraio risulterà quindi nel complesso entro le medie, sia sotto l’aspetto termico che precipitativo, anche se nella prima parte i rigori invernali si faranno ancora sentire.
Centro
Anche per le regioni centrali la prima decade di febbraio risulterà instabile con maltempo in trasferimento dai settori occidentali a quelli orientali. Le temperature subiranno un drastico calo e la neve tornerà ad imbiancare le colline.
Un flusso di correnti più umide e miti raggiungerà i settori del Centro nella parte centrale del mese, mantenendo un contesto variabile con piovaschi sparsi, ma con valori termici in sensibile ripresa.
Nell'ultima settimana il quadro meteorologico risulterà più stabile e soleggiato, con i primi tepori primaverili.
Nel complesso febbraio risulterà dinamico, ma con i primi segnali del cambio stagionale sul finire.
Sud
Possibili ondate fredde dai settori balcanici caratterizzeranno la prima decade con un tempo instabile a tratti perturbato. Maltempo in particolare sui settori adriatici e sull'area ionica.
Con il passare dei giorni il contesto migliorerà con aumento delle temperature grazie ad un flusso di correnti dai quadranti meridionali.
Un quadro meteorologico più stabile e soleggiato, con i primi segnali primaverili, chiuderà il periodo previsionale.
Temperature sostanzialmente in media per l’ultimo mese invernale, ma con sensibile ripresa termica nella seconda parte.
Tendenza per i mesi successivi
Dalle ultime analisi dei modelli previsionali la seconda parte invernale risulterà caratterizzata da un clima decisamente invernale, con possibili retrogressioni verso il Centro Europa, Francia e Nord Italia, con interferenze anche su gran parte del Mediterraneo. Questo comporterà ancora tempo perturbato ed a tratti decisamente invernale.
Solo dall’ultima decade di febbraio si inizieranno ad avvertire i primi refoli primaverili.