La prossima fase climatica verrà contraddistinta dall'avvento sull'Europa di masse d'aria molto fredda dalla Russia siberiana, seppur alternate a fasi più dinamiche atlantiche caratterizzate da clima meno rigido.
Stagione autunnale che nel mese di novembre ci ha mostrato un quadro generalmente mite sopra media con diverse parentesi movimentate, in particolare nella prima parte, ma con una seconda parte in raffreddamento, andamento nel complesso confermato dal precedente outlook.
Gennaio potrebbe però evolvere su note tipicamente invernali con le correnti siberiane in discesa verso l'Europa occidentale e mediterranea, intervallate però saltuariamente da fasi più dolci.
 

Casa cambia dal precedente outlook

Questa fase stagionale verrà denotata da un clima variabile e freddo, ma sostanzialmente senza particolari eccessi. Attorno alla fine della prima decade di dicembre è difatti previsto un cospicuo affondo freddo dalla Russia, che potrebbe portare il vero inverno sul Mediterraneo centrale.
 

Italia settentrionale

Prima decade di gennaio molto fredda per il Nord Italia, ove non mancheranno nevicate in particolare sulle aree orientali, in un contesto quindi piuttosto variabile.
Correnti più miti interverranno nei giorni centrali, con rovesci sparsi in evoluzione dai settori occidentali a quelli orientali; temperature in graduale flessione attorno a metà mese, con spruzzate di neve tra Piemonte e settori orientali.
L’ultima decade si mostrerà più asciutta ma con un clima gelido; cieli sereni esalteranno le inversioni termiche notturne con estese gelate lungo le valli ed in pianura. Gennaio potrebbe chiudere con una nuova perturbazione fredda con neve abbondante e diffusa in particolare sui rilievi.
Nel complesso il mese risulterebbe più freddo rispetto alla norma, con nevicate in particolare nella terza parte.
 

Italia centrale

Anche per il Centro Italia gennaio aprirà con un clima molto freddo e nevicate sui rilievi appenninici fino a quote di bassa collina. Un graduale miglioramento si attiverà alla fine della prima decade.
Correnti più miti e rovesci evolveranno da ponente verso levante al giro di boa mensile, con un successivo netto calo termico. Arriveranno anche delle nevicate in pianura, specie nelle aree interne ed adriatiche, con gelide correnti dai quadranti orientali.
Un flusso man mano più freddo inizierà ad investire le le regioni centrali alla fine della seconda decade, con un clima gelido ma sostanzialmente asciutto ed ampi spazi sereni.
Gli ultimi giorni potrebbero riservare qualche sorpresa proponendo freddo e neve abbondante ad Est, in graduale estensione ai settori tirrenici. Quota delle nevicate in rialzo.
Il mese al centro si riassumerebbe freddo e con possibili fasi di gelo, seppur intervallate da pause addolcite.
 

Italia meridionale

Temperature sotto le medie del periodo apriranno il nuovo anno, con residue nevicate sui rilievi appenninici delle aree peninsulari.
Seguirà un graduale miglioramento, che andrà a capitolare sotto le correnti miti atlantiche in arrivo nei primi giorni della seconda decade. Rovesci evolveranno dai settori occidentali a quelli orientali e verranno seguiti da un brusco calo termico attorno a metà mese.
Sono attese delle nevicate anche a quote molto basse sulle aree interne e settori adriatici, per mano delle gelide correnti in arrivo dai Balcani.
L’ultima parte di gennaio verrà così caratterizzata da un clima prevalentemente freddo e abbondanti nevicate in collina; valori termici in graduale aumento a fine mese, ma in un contesto dinamico.
Il mese sulle regioni meridionali potrebbe risultare più freddo rispetto alla norma, con possibili fasi di gelo e neve. Non mancheranno fasi più miti, in particolare nella seconda parte.
 

Tendenza per i mesi successivi

Dalle ultime analisi si preannuncia una seconda parte invernale piuttosto interessante, con possibili retrogressioni dai settori orientali in discesa verso il Centro Europa, Nord Italia e Francia. Le stesse saranno possibili in modo transitorio con affondi anche sul Mediterraneo.

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