Nei primi giorni di ottobre il quadro meteorologico subirà cambiamenti radicali. Difatti l'autunno agguanterà l’Europa portando con sé le prime irruzioni fredde in discesa dalle latitudini settentrionali, e anche l'Italia potrebbe subirne gli effetti. Intensità e durata saranno naturalmente commisurati alla disposizione dell'alta pressione, perché potrebbero attivarsi diverse ondate di maltempo, localmente anche forti.
 

Il punto della situazione 

L’aria fresca arrivata nei giorni scorsi ha portato un calo delle temperature, localmente anche molto netto. Rispetto ai valori della scorsa settimana si è perso in poche ore oltre 10 gradi, un vero e proprio shock termico sulla Penisola, in particolare sulle regioni del litorale adriatico centro settentrionale; l’aria fredda in arrivo dai Balcani sta però ancora condizionando parte del territorio, con un'alta pressione momentaneamente ancorata sbilanciata sulla Francia, poco a nord dell’arco alpino.
Il vasto campo anticiclonico avrà valori di pressione che - non solo sulle mappe, ma anche dalle osservazioni - stanno raggiungendo valori tipici invernali con punte attorno ai 1041 hPa sui confini italo-sloveni, e oltre i 1035 hPa su tutto il Nord Italia, un livello estremamente alto per il periodo autunnale in qualsiasi parte dell’Europa, tale da poter rappresentare un possibile record. 
La temporanea estensione sul Mediterraneo centrale, sostenuta da una bolla d’aria calda in quota di matrice subtropicale, ripristinerà già dalle prossime ore un quadro prevalentemente stabile e soleggiato almeno fino al weekend.
 

Analisi 

Il quadro meteorologico potrebbe assumersi in due distinte fasi che condizioneranno l’andamento fino al 5 ottobre: la prima, tra il 27 e il 28 settembre, verrà dettata dell’espansione dell’anticiclone nord africano, ma solo per un paio di giorni, giusto il tempo di portare un inevitabile aumento termico sui valori massimi per l'interruzione del flusso fresco dai quadranti nord orientali. I valori termici risaliranno quindi di 4-6 gradi e si riporteranno di poco al di sopra della media di riferimento.
Più presente sul centro nord Italia, il caldo non sarà minimamente paragonabile a quello delle settimane scorse. Oramai la radiazione solare non è tale da aiutare l'anticiclone a portare valori prossimi ai 30 gradi, tant'è che le temperature saranno quasi ovunque inferiore a 27 gradi, con qualche punta di 27-28 solo sul Pavese, Ferrarese, Bolognese settentrionale e interno della Toscana.
L'unica incognita al bel tempo sarà sulle regioni meridionali per un ciclone sul Mar Ionio, difatti un vortice di bassa pressione potrà lambire con le sue correnti fresche ed instabili l’estremo sud portando rovesci e qualche temporale. Fenomeni che si concentreranno sostanzialmente nelle ore pomeridiane lungo le coste di Calabria, Basilicata e Sicilia.
Questo vortice ha una sua particolarità, perché sarà denominato in gergo Tlc (Tropical Like Cyclone) ossia un ciclone simile ad un mini uragano. Avrà la possibilità di portare venti molto forti al largo, localmente superiori ai 100 chilometri orari; venti che comunque raggiungeranno anche la Calabria e la Sicilia orientale, ma con valori più contenuti e raffiche medie attorno ai 60 chilometri orari.
Nella seconda fase, tra il 29 settembre ed il 5 ottobre, arriveranno quattro perturbazioni in sequenza: la numero uno irromperà dal nord Europa sull’Italia proprio sabato 29, sarà accompagnata da venti freschi, ma non darà luogo a fenomeni di rilievo, al più qualche rovescio e temporale lungo la dorsale appenninica. Le sue correnti più fresche faranno scendere di 2-3 gradi le temperature su tutta l’Italia, che si riporteranno nella normalità. Nella giornata di martedì 2 ottobre la seconda perturbazione in arrivo dalla Spagna, questa più intensa della precedente, porterà fenomeni diffusi anche a sfondo temporalesco su tutto il Centro-Nord. Neanche il tempo di rivedere qualche raggio di sole, che una terza perturbazione - sempre in arrivo della Spagna  - attiverà un intenso maltempo mercoledì interessando questa volta tutta la Penisola. 
L’ultima perturbazione, la quarta di questo orizzonte previsionale, ancora dalla penisola Iberica, culminerà sul Mediterraneo portando un’intensa fase perturbata venerdì 5 ottobre.
 

Tendenza 

Ci sarebbe lo spazio per le prime piogge autunnali, ma è un'evoluzione da confermare in quanto le traiettorie dei diversi vortici ciclonici potrebbero subire delle modifiche. Le piogge comunque coinvolgeranno anche il Nord e le regioni tirreniche, privilegiando le aree rimaste pressoché all'asciutto in questo settembre.
L’attenzione rimane comunque alta perché sussiste il rischio di avere fenomeni violenti, così come intravisto dalle più autorevoli elaborazione modellistiche. Gli ultimissimi aggiornamenti evidenziano difatti l'eventuale formazione di un'ampia struttura ciclonica tra l'Europa occidentale e il Mediterraneo occidentale, una struttura quasi stazionaria, che verrebbe bloccata in loco da un vasto campo anticiclonico. 

Fenomeni molto abbondanti 

Accumulando le piogge e tra martedì 2 e venerdì 5 ottobre potremmo realizzare quantitativi superiori ai 100 millimetri sulle regioni nord occidentali, orientali e sulla Toscana. Una fase piovosa intensa che introdurrebbe in gran carriera l'autunno e farebbe scendere le temperature fino a portarsi nei valori medi previsti per questo periodo dell’anno. 

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