Mancano poco meno di due settimane al Natale e le prime tendenze per le feste dipingono scenari meteo invernali, anche se piuttosto asciutti. A Natale farà freddo con temperature gelide, ma con poche piogge e concentrate più che altro sul versante adriatico, ove non si esclude qualche fiocco fino a quote molto basse; sul resto d’Italia si potrà lasciare a casa l’ombrello.
 

Analisi e previsione fino al 20 dicembre

Un trend di perturbazioni attraverserà la Penisola nel prossimo periodo. Questa breve parentesi soleggiata tra la vecchia e le nuove sarà solo temporanea, perché addensamenti compatti raggiungeranno il Mediterraneo apportando maltempo diffuso già dalle prime ore del weekend.
L’approssimarsi del vortice ciclonico attiverà un energico richiamo di correnti umide di libeccio, causa principale della prima fase del peggioramento che colpirà inizialmente le regioni tirreniche, ma accenderà anche un temporaneo rialzo delle temperature.
Il quadro meteorologico diverrà spiccatamente variabile, con il maltempo che darà il meglio proprio nei giorni del fine settimana; seguirà una nuova incisiva colata di aria artica. Le precipitazioni risulteranno intense e diffuse, con abbondanti nevicate sui rilievi anche a quote molto basse.
Le regioni del Centro-Sud verranno investite direttamente e proprio in queste aree si attendono i maggiori accumuli. La flessione termica sarà invece più incisiva sulle zone settentrionali, quando dal weekend ritorneranno scenari invernali degni di nota.
I venti in discesa da nord spazzeranno successivamente le nubi che lasceranno il posto ad ampi spazi sereni, regioni adriatiche e meridionali escluse, ove continuerà a nevicare a quote via via più basse.
L’aria fredda continuerà a fluire anche nei primi giorni della nuova settimana acuendo il freddo lungo la Penisola, ma in un contesto prevalentemente soleggiato.
 

Tendenza fino al 26 dicembre

Un avvio invernale piuttosto soddisfacente, anche grazie ad un vortice polare nel complesso inesistente. Una presenza decisamente debole o quasi nulla fa sì che diverse colate gelide raggiungano facilmente i settori meridionali del continente.
Il supporto dei particolari movimenti dell'alta pressione delle Azzorre mette il sigillo alle evoluzioni future, anche se l'Italia si troverà al limite tra l'anticiclone e una circolazione piuttosto fredda proveniente sui settori balcanici. Un equilibrio a dir poco fragile, tant’è che basteranno lievi cambiamenti di rotta per trasformare l’andamento in maniera radicale verso l'una o l'altra ipotesi.
 

Freddo in arrivo

Quel che è certo è che farà freddo con valori termici costantemente invernali. Il dubbio più consistente è rappresentato dal profilo precipitativo, perché essendo sbarrata la strada delle più umide correnti oceaniche dalla presenza dell’alta delle Azzorre, non ci resta che sperare nella formazione di una goccia fredda - o qualcosa di più strutturato come un vortice perturbato - sul bacino del Mediterraneo.
Comunque vada si casca in piedi, in particolare dopo gli innumerevoli mesi condizionati da anomalie termiche positive, che renderanno il 2017 uno degli anni più caldi della storia.
 

Il lungo termine

Le festività natalizie ci "regaleranno" quindi un quadro meteo climatico a chiaro stampo invernale, in particolare sotto l’aspetto termico, che a tratti si porterà su valori inferiori alle medie stagionali. Insisterà difatti una circolazione d'aria fredda dai quadranti orientali che impatterà su gran parte delle regioni peninsulari.
Un successivo peggioramento verrà attivato al Centro Sud, proprio per l’effetto della circolazione ciclonica complice del freddo orientale.
Per la tendenza suddetta occorrono però maggiori conferme: molto dipenderà dall'alta pressione delle Azzorre, che potrebbe espandersi verso i settori orientali, ma che ancora non è chiaro se andrà verso l'Europa o verso il Mediterraneo.

Questo articolo appartiene alle raccolte: