Il punto della situazione: analisi e previsione fino al 13 dicembre
L’anticiclone ancora ben disteso sul Mediterraneo centrale, garante del tempo prevalentemente stabile di inizio settimana, inizia a mostrare i primi sintomi di un cedimento generalizzato.Il quadro meteorologico è quindi destinato a cambiare rapidamente, con le nubi che guadagneranno terreno lungo la Penisola, sospinte da una perturbazione che richiamerà correnti più umide e temperate sud-occidentali.
Addensamenti gradualmente più spessi e minacciosi raggiungeranno le regioni settentrionali e parte delle centrali tirreniche, attivando qualche locale piovasco. Si tratterà di un primo assaggio di un peggioramento ben più organizzato che porterà sull’Italia nuovo maltempo di stampo pienamente invernale. Il clou è previsto per l’8 dicembre, quando il Centro-Nord dovrà fronteggiare piogge moderate o localmente forti, in veloce estensione anche al Sud.
L’onda ciclonica sarà seguita da correnti in discesa dai quadranti settentrionali, quindi piuttosto fredde, che porteranno un generale calo delle temperature e condizioni favorevoli per nevicate a tratti fino in pianura tra Romagna e Marche.
Maltempo per l’Immacolata
Le precipitazioni più intense sono previste tra Toscana, Umbria e Lazio. Il Nord-Ovest in questo primi step perturbato resterà più margini, con solo qualche locale piovasco, mentre le piogge arriveranno facilmente sulle aree a sud del Po, Trentino e Veneto. Qualche fenomeno potrebbe bagnare anche la Sardegna, in particolare i settori di ponente.La neve imbiancherà le cime alpine ed appenniniche, con la quota neve che scenderà drasticamente tra venerdì e sabato, per via di un repentino calo delle temperature a partire dall'arco alpino.
Con il passare delle ore la perturbazione raggiungerà il Centro-Sud, portando rovesci sulla Campania; ampi spazi sereni interesseranno invece le regioni del medio versante adriatico.
Nuova perturbazione dal weekend
Una seconda perturbazione, attesa tra la fine di domenica e la giornata di lunedì, potrebbe - ma qui servono maggiori conferme - portare neve fino in pianura al Nord ed a quote collinari su gran parte del Centro Italia.Seguirà l’ennesimo impulso freddo sospinto da un'incursione d'aria artica. Un secondo step perturbato che attiverà precipitazioni importanti sulle regioni del basso versante tirrenico e nevicate degne di nota fin sotto i 1000 metri nell'entroterra dell'Appennino meridionale.
Valori termici e precipitazioni
Le temperature resteranno quindi, a lunghi tratti, sotto le medie del periodo (ad esclusione di poche brevi parentesi soggette a prefrontali), come confermano le tendenze dell’andamento termico.Sicuramente un fine anno che risolleva le sorti di un lunghissimo periodo di rilevanti anomalie positive; ottimistiche anche le tendenze sul fronte precipitazioni, con i modelli che confermano abbondanti fenomeni, anche a carattere nevoso.
Tendenza meteo fino al 20 dicembre
Si stanno presentando raffreddamenti di spessore ed occasioni interessanti per neve a bassa quota. La nuova settimana sembra infatti favorevole a nuovi episodi di neve in pianura al settentrione. Il freddo resterà comunque entro i confini della normalità climatica senza eccessi fuori dai ranghi, ma con la Penisola spesso investita da irruzioni artico-marittime, mitigate dal vicino Atlantico.Il quadro rimarrà perciò estremamente incerto, a tratti perturbato. Il Mediterraneo continuerà a soffrire di attacchi depressionari: l'aria fredda verrà a contatto coi nostri mari - miti - generando vortici di bassa pressione e precipitazioni talvolta abbondanti, con neve sino in collina.
Il lungo termine
Al momento non si scorgono lunghi periodi anticiclonici e, volendo riassumere l'andamento meteo climatico, si può direi che continuerà a far freddo con precipitazioni abbondanti su un po' tutte le regioni.I rilievi faranno il pieno con le nevicate, ma come ricordato non mancheranno le occasioni per sconfinamenti a bassa quota o in pianura.
Un contesto consono alla stagione invernale ci accompagnerà fino a ridosso del Natale.