Analisi e previsione, meteo fino al 25 ottobre
Il vasto anticiclone disteso sul Mediterraneo, ben presente sull'Italia e su gran parte dell'Europa centro-orientale, è in fase calante e mostra i primi sintomi di invecchiamento. Un primo fronte perturbato, ora alle porte della penisola iberica, tenta di forare lo scudo dell’alta pressione con l’obiettivo di raggiungere il nostro Paese.Gli effetti inizialmente saranno appena percettibili, con una maggiore variabilità solo sulle due isole maggiori. Il bel tempo continuerà su gran parte delle aree peninsulari con clima decisamente mite per il periodo.
Il contesto favorirà l’accumulo dell’umidità ed anche degli inquinanti nei bassi strati dell’atmosfera, incentivando la formazione di nebbie o nubi basse su pianure e valli, specie dei settori padani nord orientali.
Il cambiamento che arriverà è pertanto indispensabile per risollevare la situazione delle riserve idriche nazionali e per fronteggiare la bassa qualità dell’aria. La tendenza modellistica prospetta quindi il ritorno delle piogge più organizzate e distribuite lungo la Penisola fra domenica e lunedì, con scenari decisamente più consoni all'autunno.
Un primo cambiamento
In queste ore si avvertiranno i primi effetti del cedimento generalizzato dell’anticiclone, che sotto i colpi della prima perturbazione collegata ad un vortice in prossimità delle Baleari, permetterà un consistente aumento delle nubi medio-alte sulle estreme occidentali e Sardegna.Ampi spazi sereni continueranno ad insistere sulle restanti aree.
Nubi a tratti compatte inizieranno quindi a fluire sulla Sardegna, con prime piogge anche a sfondo temporalesco a partire dai quadranti sud occidentali. Il muro anticiclonico sarà però ancora ben presente e rallenterà in maniera consistente l’avanzare dell’instabilità, lasciando oltrepassare solo innocue velature alte e stratificate fin verso i versanti tirrenici.
Fenomeni su Sicilia e Sardegna
Come accennato la prima fase instabile non riuscirà ad estendersi sull'intera Penisola. Il cuneo anticiclonico devierà difatti il vortice ciclonico dalle Baleari verso le coste algerine e tunisine. Ecco spiegato perché le piogge ed i temporali raggiungeranno dapprima la Sardegna e solo successivamente anche la Sicilia, ove verrà contestualizzato anche un calo dei valori termici.Una nuvolaglia sterile si estenderà sul resto della Penisola, alternandosi spesso a lunghi momenti soleggiati. Le temperature si manterranno ancora elevate, con massime che raggiungeranno localmente i 25-26 gradi su gran parte della Penisola.
Perturbazione nel weekend
A partire da domenica prenderà il via la seconda fase del cambiamento, quando giungerà una perturbazione più organizzata con precipitazioni moderate e diffuse. In questo tentativo il fronte giungerebbe dalla Francia con piogge in estensione da nord a sud, grazie all’approfondimento di un vortice ciclonico sui mari italiani. Finalmente caleranno le temperature anche in terraferma, portandosi verso valori più autunnali.Non è escluso un ritorno - seppur effimero - dell’anticiclone, rimandando la svolta decisiva tanto attesa. L’alta pressione potrebbe difatti tornare a metà della prossima settimana, proteggendo l'Italia da nuovi ingressi perturbati.
Tendenza per gli ultimi giorni del mese
Nonostante l’azione stabilizzante dell’alta pressione continueranno a fluire correnti dai quadranti settentrionali dal Nord Europa, che manterranno i valori termici nel complesso freschi ed in linea con il periodo.Dopo la nuova consistente fase di bel tempo si dovrà spostare l’attenzione sull'Europa orientale, perché si potrebbe consolidare la circolazione settentrionale e, con una parziale rotazione orientale, andrà a prendere caratteristiche decisamente invernali.