Capolinea per il caldo: la persistenza estiva che ha condizionato le regioni italiane ha le ore contate. L’autunno esordisce con una prima perturbazione atlantica che porterà parentesi di maltempo a tratti molto forti. Una ferita che si andrà a rimarginare gradualmente, anche se le incertezze per il medio e lungo termine sono ancora tante. 

Il punto della situazione
Nonostante la stagione autunnale sia già iniziata da diversi giorni, il quadro meteorologico si presenta ancora prettamente estivo, in particolare sull’Italia settentrionale. A indicarci che qualcosa non va sono proprio le temperature, non molto diverse dai valori tipici del periodo estivo.
Da diversi giorni molte città italiane devono difatti fare i conti con un clima tropicale sia di giorno che di notte, con minime che normalmente non scendono sotto i 20°C.
Tra le tante spiccano i 25°C di Lampedusa, i 23°C di Capo Carbonara, i 22°C di Messina e Pantelleria, i 21°C di Brindisi, Capo Bellavista, Capo Mele, Catania e Genova, ed i 20°C di Milano, Capri, Marina Di Ginosa, Palermo, Reggio Calabria, S. Maria Di Leuca e Trieste.
Ma la situazione sta per cambiare, almeno nel breve termine, perché è in arrivo un peggioramento consistente che attiverà temporali intensi. La conferma ci arriva dalle recenti immagini del MeteoSat, che ci mostrano un vastissimo fronte temporalesco ormai in prossimità dei mari italiani, tra le Baleari e il Golfo del Leone, frutto del profondo vortice ciclonico con asse franco-iberico.
Sull'Europa orientale è invece presente un vero e proprio muro, garantito dall’estrema vigoria dell’anticiclone che riesce ancora ad imprimere a gran parte delle aree italiane condizioni di bel tempo. Naturalmente tale figura andrà ad ostacolare parzialmente l’evoluzione della bassa pressione, determinando una maggiore persistenza dei fenomeni

Analisi
Come già accennato il caldo ha le ore contate grazie all’avanzamento di una profonda onda depressionaria che porterà, con due settimane di ritardo, la fine dell’estate. Nulla di eccessivamente anormale per intenderci, perché le fasi transitorie - quelle di passaggio tra due stagioni - sono spesso caratterizzate da eccessi, sia in un senso o che nell’altro.
La stagione autunnale è però alle porte: una prima perturbazione nord-atlantica darà difatti inizio ad un periodo, indicativamente di 4 o 5 giorni, assai movimentato, sotto alle grinfie di ripetute irruzioni fresche.
Sintomi di un cambiamento: nell'ottica dell'estrema dinamicità atmosferica rientrano le manovre bariche in atto sull'Europa occidentale. Su quest’aree è possibile osservare un ampio vortice ciclonico, destinato a muoversi rapidamente sui settori orientali. L'avanzata del fronte freddo determinerà lo sviluppo di grossi temporali sui mari occidentali, che giungeranno rapidamente sulle regioni di ponente.

Fenomeni violenti 
Gli elevati contrasti andranno a generare come di consueto, in queste occasioni, precipitazioni abbondanti e persistenti. Non sono esclusi possibili nubifragi, perché le caldissime acque mediterranee a contatto con i primi sbuffi d'aria fresca attiveranno forti moti convettivi. 

Netto calo termico
Entro il fine settimana si rientrerà finalmente nelle medie termiche praticamente ovunque. La flessione delle temperature sarà importante e maggiormente percepibile grazie al contesto di partenza prettamente estivo. L’aria fredda verrà accompagnata da un'intensa ventilazione che seguirà il peggioramento, incrementando oltretutto la percezione della diminuzione. 

Evoluzione incerta
La tendenza sul medio e lungo termine risulta dalle ultime emissione modellistiche ancora confusa. Occorrerà osservare con attenzione la possibile evoluzione del vortice in avvicinamento sull’Italia, anche se dalle recenti elaborazioni pare delinearsi la possibilità di uno scontro diretto con la Penisola italiana. 
Il maltempo andrà perciò ad interessare gran parte delle regioni, Isole maggiori comprese, con instabilità persistente per tutto il fine settimana. Il transito sul Mediterraneo aprirà una ferita molto profonda e ciò potrebbe causare difficoltà evidenti nel ritorno dell'alta pressione almeno nell’immediato. 
La variabilità potrebbe dunque persistere anche per i primi giorni della prossima settimana, con altre occasioni per temporali alternati a piacevoli spazi soleggiati.

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