Bel tempo che, viste le simulazioni dei modelli meteorologici, potrebbe continuare anche per tutto il mese di ottobre, con temperature nella media o poco sopra. La presenza ingombrante delle alte pressioni terrà difatti lontani locali affondi freschi che interesseranno solo le alte latitudini. La penisola italiana è quindi entrata in una fase di assenza del flusso oceanico instabile.
Comparazione con il precedente outlook
Rispetto al precedente appuntamento denotiamo un andamento che ricalca le anomalie previste seppure con tempistiche rimodulate.
Questa fase stagionale denota un clima più stabile e secco sulle aree nord-occidentali e tirreniche in genere, con possibili interferenze fresche ed instabili provenienti dall’area balcanica.
L’autunno mostrerà quindi nel medio e lungo termine un volto non propriamente consono alla sua tradizione stagionale, lasciando aperto solo un piccolo varco sulle estreme regioni occidentali del nord Italia.
Meteo Italia: ottobre più secco e mite
Il mese di ottobre sarà contraddistinto spesso da lunghe fasi di alta pressione, con poche e localizzate interferenze instabili e fresche al centro sud e sui settori nord orientali. Le precipitazioni risulteranno quindi sotto le medie del periodo e solo nell’ultima decade potrebbe arrivare qualche perturbazione atlantica che interesserà solo marginalmente le regioni settentrionali.
Italia settentrionale
La prima decade del mese di ottobre mostrerà un quadro generalmente variabile con locali rovesci sui settori orientali. Interverrà però una rapida stabilizzazione con la comparsa delle prime nebbie durante le ore più fredde. In tale contesto inizierà a farsi sentire una lieve carenza idrica al nord-ovest.
La fase centrale del mese trascorrerà all’insegna della stabilità atmosferica, salvo deboli passaggi instabili che interesseranno solo i rilievi alpini. Un peggioramento più organizzato potrebbe intervenire alla fine della seconda decade, con brusco calo termico e fenomeni anche intensi sui settori orientali.
Una sostenuta ventilazione contraddistinguerà l’ultima parte del mese, con venti meridionali e le prime forti precipitazioni al settentrione.
Il mese al Nord trascorrerà con un sensibile sopra media termico e con leggero sottomedia precipitativo, in particolare sulle aree occidentali.
Italia centrale
La prima decade del mese di ottobre mostrerà un quadro generalmente variabile con locali rovesci su gran parte delle aree adriatiche e zone interne appenniniche. Anche il Centro vedrà una rapida stabilizzazione delle condizioni, con cieli sostanzialmente sereni o poco nuvolosi.
La fase centrale del mese trascorrerà all’insegna della stabilità atmosferica, salvo deboli passaggi instabili che interesseranno solo il crinale appenninico. Un peggioramento più organizzato potrebbe intervenire alla fine della seconda decade, con brusco calo termico e fenomeni anche intensi sulle aree adriatiche.
Una sostenuta ventilazione contraddistinguerà l’ultima parte del mese, in particolare sui settori tirrenici e Toscana in genere.
Il mese al Centro trascorrerà nel complesso entro le medie del periodo, sia termiche che precipitative.
Italia meridionale
Il mese di ottobre inizierà in un contesto sostanzialmente variabile con locali rovesci verso le aree appenniniche. Come per il Nord ed il Centro interverrà una rapida stabilizzazione con clima caldo per il periodo.
Il quadro non cambierà particolarmente anche per la seconda decade del mese, salvo deboli passaggi instabili che porterebbero un peggioramento sull’area adriatica ed ionica con maltempo ed un brusco calo delle temperature.
L’ultima parte del mese risulterebbe molto ventosa, grazie all’attivazione di correnti meridionali molto umide e foriere delle prime forti precipitazioni sul basso tirreno. Più protetto invece l’Adriatico, ove faranno ancora capolino ampie schiarite.
Il mese al Sud trascorrerà nel complesso oltre le medie del periodo sotto il profilo termico e nelle medie sotto quello precipitativo.
Tendenza nei prossimi mesi sull’Italia
Dalle ultime analisi la stagione autunnale chiuderebbe il varco in larga parte alle piovose perturbazioni atlantiche, risultando di stampo prettamente meridiano e spesso altopressorio.
Nel complesso le temperature risulteranno quasi sempre oltre le medie del periodo e le precipitazioni diverranno spesso localizzate ed a carattere molto intenso.
Situazione teleconvettiva: approfondimento autunno 2016
Impossibile ignorare le pesanti anomalie alle latitudini artiche scandinave, che andranno quasi sicuramente a ripercuotersi sulla costituzione del vortice polare.
Dalle tendenze che si possono delineare, potrebbe mostrarsi un coriaceo pattern Scand+ ad inizio stagione, con una possibile presenza azzorriana che fungerà da blocco per le basse pressioni Atlantiche nel periodo autunnale.
Da segnalare anche il passaggio dell’area Rm, dopo molte stagioni positive, in negativo. Tale parametro indica di sovente una maggiore rimodulazione del Jet Stream in uscita dalla costa est statunitense e quindi maggiori ripercussioni sul comparto atlantico.
In sintesi ci sono sentori di una stagione invernale futura maggiormente dinamica e più fredda della precedente.
Occhi puntati alle incognite in area polare sulla sincronizzazione strato-troposferica, spesso votata al raffreddamento sintomo di inverni zoppicanti in sede sud europea.
Ultimo aspetto assai rilevante è l’attività del sole, prevista in profondo rosso, la quale è in grado di condizionare fenomeni come El Niño e la Niña.