Fenomeni violenti e fortissime raffiche di vento hanno interessato nelle ultime 48-72 ore molte aree italiane, come il Friuli Venezia Giulia, il Veneto, l’Emilia Romagna, la Toscana, ma anche la Lombardia, Lazio, Umbria e Marche. Dai quadranti settentrionali inizia però a farsi sentire un imminente aumento dei valori barici, che porterà cieli prettamente sereni e temperature in crescita al Nord, poi al Centro ed infine al Sud. 

Il punto della situazione 
I forti temporali causati dal fronte freddo hanno provocato danni rilevanti su molte zone delle regioni settentrionali e delle centrali. Si è letto diffusamente di trombe d'aria, ma è più corretto chiamare il fenomeno con il termine tecnico corretto, ovvero il downburst. A differenziarlo dal tornado, sono le diverse caratteristiche dei venti e l’intensità, che di norma non va oltre i 100/150 chilometri orari. 
Può naturalmente provocare danni seri, come purtroppo è successo nel milanese e nel modenese, ove molte arterie stradali sono state rese impraticabili da alberi e rami caduti, fino all’intervento dei vigili del fuoco.
Il fronte temporalesco, che ha riportato le temperature entro le medie del periodo, in queste ore è in movimento sul Mar Tirreno orientale. Potrebbe portare un severo maltempo su Sardegna, Sud Italia e Sicilia.
Si tratta però di una brevissima parentesi, perché sui settori alpini settentrionali si sta già costituendo un’area anticiclonica, precursore del clima estivo che investirà presto il territorio nazionale. 

Analisi 
Nei prossimi dieci giorni verrà ripristinato un quadro decisamente estivo. La goccia fredda di origine nord-atlantica interesserà con le ultime interferenze soprattutto le regioni del Mezzogiorno e del Centro, con temporali e rovesci diffusi. Le aree settentrionali, già interessate da qualche giorno dal maltempo, verranno protette dall’avanzata di un nuovo campo anticiclonico, che progressivamente guadagnerà terreno anche sulle restanti aree dello stivale. 
Come esaminato nell’appuntamento della scorsa settimana, l’uragano Gaston è pienamente riuscito nell’intento, ovvero mettere una discreta dose di entalpia sulle evoluzione meteorologiche. Fino a poche ore fa, difatti, non si conosceva l’esatta tendenza: dagli ultimi run previsionali si evince ora che l’estate non cederà facilmente

Estate di nuovo alla ribalta, ma nuove novità a metà mese
L’avanzata del vasto promontorio subtropicale sarà graduale ma decisa e guadagnerà spazio in tutto il continente europeo. Nel lungo termine, a metà mese, potrebbe però presentarsi la vera rottura stagionale dal carattere nord-atlantico, ma dato l’arco temporale è al momento solo una ipotesi fra tante. 

Tendenza in breve
Durante la prossima settimana il quadro meteorologico volgerà al bello ed il clima si presenterà di nuovo caldo, con temperature sopra la norma di giorno, ma comunque fresche di notte. Sarà probabilmente il canto del cigno di questa stagione estiva, garantito da cospicuo promontorio anticiclonico alimentato da correnti africane. 
Il bel tempo sarà però caratterizzato da qualche insidia atmosferica a ridosso dei rilievi. 
Gli scenari meteo climatici muteranno sensibilmente solo dal 17-18 settembre, con l’arrivo delle classiche perturbazioni autunnali che gradualmente scenderanno di latitudine.

Questo articolo appartiene alle raccolte: