Un vortice ciclonico carico di aria fredda in discesa dalla penisola scandinava proporrà un vivace maltempo a più riprese. Non mancheranno situazioni critiche con temporali, colpi di vento e furiose grandinate, ma al giro di boa mensile l’alta africana tornerà a dire la sua nel Mediterraneo. 

Il punto della situazione 
Dopo molti mesi, forse anni, di perenni anomalie termiche positive, il mese di maggio ha in parte fatto eccezione. Lo scarto termico è finalmente finito in zona neutra o localmente in negativo, caratterizzando un mese relativamente fresco che, confrontato con la media trentennale, ha fatto registrare un’anomalia complessiva - sul territorio nazionale - pari a +0.10°C.
Dati alla mano non sembra nulla di eccezionale, ma a confronto con il decennio 2000-2010, maggio rientra tra i “mesi freschi”. Oltre all’aspetto termico emerge anche il dato delle precipitazioni, in quanto è risultato un mese particolarmente proficuo per i fenomeni meteo. Le piogge sono risultate diffusamente superiori del 50% rispetto alla media (considerando il territorio nazionale nel complesso), con particolare riferimento ad alcun aree ove l’accumulo è praticamente quadruplicato. 
Nelle ultime ore non sono comunque mancati ritagli di bel tempo, ma la mancanza di una totale copertura anticiclonica non ha evitato le classiche insidie temporalesche ad evoluzione diurna, a tratti anche consistenti e talvolta accompagnate da forti colpi di vento o abbondanti grandinate
Qualcosa sta però ulteriormente cambiando, osservando l’ultimo scatto satellitare è difatti già possibile notare le novità circolatorie: l’alta pressione sta evolvendo sui settori più occidentali, mentre sulla penisola scandinava è in approfondimento un nuovo e profondo vortice ciclonico.
Questa ultima figura andrà ad innescare il cambiamento, sospingendo con decisione aria piuttosto fresca verso l’arco alpino. Nuovi contrasti che andranno a generare temporali, inizialmente sui rilievi più alti, poi in trasferimento a sui settori nord orientali e successivamente a gran parte delle Regioni centro settentrionali. 

Analisi 
L'estate fatica dunque a decollare: colpa di un vasto campo anticiclonico troppo sbilanciato sull'Europa occidentale. L'Italia resta inevitabilmente esposta ad ulteriori infiltrazioni d'aria fresca ed instabile, che vanno a favorire nuove interferenze in discesa dai quadranti settentrionali. 
L’assenza della classica stabilità anticiclonica estiva non impone al momento le lunghe ed estenuanti fasi di caldo africano, con temperature quindi prossime alle medie stagionali e senza particolari eccessi. 
A mantenere un assetto quasi normale, almeno dal punto di vista termico, sono le diverse crisi instabili, come ad esempio quest’ultima, che ci accompagnerà per le prossime 24-48 ore. Le correnti in discesa dai settori settentrionali attraverseranno tutta la Penisola e favoriranno una nuova escalation di temporali (questa volta non solo i rilievi). 

Meteo weekend
Come ricordato, la latitanza anticiclonica non impedirà una facile discesa di aria piuttosto fresca, che garantirà un quadro meteorologico decisamente variabile. Non ci sono buone notizie per il meteo degli ultimi giorni della settimana, che dopo un brevissimo miglioramento, andrà difatti a peggiorare sensibilmente già nel corso di sabato a partire dal Nord Italia. 
Gli elevati contrasti termici accenderanno fenomeni violenti, in particolare sulle Regioni centrali e settentrionali, mentre risulteranno maggiormente protette le Regioni meridionali, solo parzialmente lambite dai temporali. 

Metà mese: primi interessanti cambiamenti 
I primi giorni della prossima settimana subiranno gli strascichi instabili del guasto tra sabato e domenica, strascichi che andranno gradualmente ad assorbirsi al giro di boa mensile, quando interverrà un cambiamento piuttosto importante
Il vasto vortice sull’areale britannico andrà a sprofondare verso la penisola iberica bloccando definitivamente il flusso freddo sull’Italia, grazie a questa manovra si attiverà conseguentemente una successiva invasione subtropicale nel cuore del Mediterraneo. Aria rovente africana inizierà quindi a fluire portando un episodio di caldo intenso su parte dell'Italia, con particolare coinvolgimento del Sud e delle Isole Maggiori.

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