Conferme dai modelli: è in arrivo una prossima incursione fredda. L’aria artica sfrutterà la presenza di una blocco altopressorio europeo per scivolare verso l'Italia negli ultimi giorni del mese. L’irruzione sfiorerà la Penisola, ma porterà un primo vero assaggio invernale sulle regioni orientali dell'Europa. 

Il punto della situazione
L'intensa perturbazione si muove velocemente verso sudest e nelle ultime ore ha iniziato ad interessare le pianure settentrionali e le regioni centrali. Il robusto apporto di aria fredda ha contribuito alla comparsa delle prime nevicate sulle Alpi, fin verso i 1400–1500 metri, con circa 30 centimetri al Passo dello Stelvio e una lieve imbiancata anche a Livigno. I fiocchi hanno fatto la sua comparsa anche a Dobbiaco e Canazei.
La pioggia è invece caduta abbondante in pianura, con ben 100 millimetri di pioggia accumulati tra l'alta Brianza, Como e Lecco. Non sono mancati forti e freddi venti da nord, che hanno soffiato oltre i 70-80 chilometri all'ora su gran parte del Nordovest mantenendo le temperature massime non oltre i 13-14°C sia a Milano che a Genova.
Si segnala inoltre una tromba d'aria in Toscana nei pressi di Vada, nel livornese. Un evento per fortuna di debole entità, ma comunque in grado di creare panico tra la gente, con alberi abbattuti e qualche tetto scoperchiato. 

Analisi
Il clima è già autunnale su parte del Vecchio Continente ed in particolare sulle nazioni centro-settentrionali, ma le prospettive per gli ultimi giorni di settembre indicano che potrebbe aversi una più incisiva discesa di natura artica, stavolta diretta verso le nazioni orientali dell'Europa. Si avrà infatti un generale cambiamento nello scacchiere barico a livello europeo, con un robusto ed ampio anticiclone in posizionamento tra Regno Unito e Scandinavia.
L'alta pressione subtropicale andrà a costituire un legame molto forte proprio con questo anticiclone, impedendo alle perturbazioni atlantiche di raggiungere il Mediterraneo. La disposizione favorirà inoltre l'ingresso di fresche correnti orientali sulle regioni italiane che - a contatto con i mari caldissimi - avranno modo di apportare vivaci condizioni di variabilità e precipitazioni tra adriatiche, Sud e Isole.
Sul bordo orientale del sistema si avrà quindi una discesa fredda anche importante per il periodo. Le temperature in meno di una settimana crolleranno di oltre 10 gradi sui settori orientali europei. Parte di quest'aria fredda avrà qualche effetto anche sull'Italia. 

Irruzione artica a fine mese
La prima irruzione fredda autunnale è quindi alle porte, con incursioni non meno gelide di quelle delle stagioni invernali. Arrivando comunque da un periodo caldo verrà notevolmente addolcita, ma potrebbe spalancare la strada ad una seconda irruzione d'aria fredda ben più importante alla fine della prossima settimana. Secondo le proiezioni dei modelli matematici, oltre al freddo, arriverebbe anche una depressione responsabile di un peggioramento del quadro meteorologico. Ancora incerta l'esatta traiettoria del vortice: una previsione corretta non è al momento possibile. 

Tendenza
Il meteo del weekend sarà caratterizzato da venti settentrionali che apporteranno condizioni di instabilità sulle regioni del Centro Sud. Qualche rovescio arriverà sul litorale del medio e basso Adriatico, sulle aree tirreniche meridionali e sulle zone interne delle due Isole Maggiori. Andrà meglio sul resto d'Italia, con ampi spazi sereni, generale assenza di fenomeni e clima nel complesso fresco.
Settembre si concluderà con crescenti interferenze orientali, di conseguenza i peggioramenti verranno proprio da est. Il risultato sarà un tempo instabile sulle regioni meridionali, sulle Isole e sul medio Adriatico. I venti secchi manterranno invece il tempo più asciutto e soleggiato al Nord e sulle Centrali.
Tale situazione dovrebbe permanere anche per l'avvio di ottobre. L’ulteriore elevazione dell'alta pressione, che sposterà lentamente i suoi massimi tra Scandinavia e Russia, andrà a pilotare masse d'aria via via più fresche verso l’Italia. Un maggiore coinvolgimento di una circolazione al suolo più umida e meridionale condizionerà in maniera più decisa il Sud e la Sicilia, con una nuova ondata di maltempo.

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