La giornata di oggi 17 settembre sarà probabilmente quella più calda della serie, con picchi prossimi ai 40°C sulle meridionali. Le temperature andranno successivamente a scendere, in attesa che la bolla sahariana venga definitivamente spazzata via tra sabato e domenica, quando si registreranno dei cali anche superiori ai 10 gradi.

Il punto della situazione
Il caldo che da giorni sta interessando le Regioni del centro sud è senza dubbio eccezionale. Temperature che in alcuni casi hanno fatto registrare veri e propri record, con valori diffusamente oltre i 35°C nelle Regioni meridionali e locali punte prossime ai 40°C sulle aree interne dei settori adriatici tra Puglia e Abruzzo.

Italia spaccata in due
Se il gran caldo non risparmia il Mediterraneo, ecco che in alcune Regioni si sono riaffacciate anche nubi e piogge. Le precipitazioni hanno di sovente assunto carattere temporalesco, in particolare su ampi tratti dell'arco alpino e qualche settore padano. Fenomeni più blandi si sono invece registrati tra Toscana, Marche e Umbria, così come nel Lazio ed in Molise.
Tali contrasti vanno a produrre spesso forti correnti convettive che, sommate alla scarsa dinamicità atmosferica dello scenario italiano, possono condurre a vivaci temporali autorigeneranti, ovvero addensamenti localizzati e decisamente statici in grado di scaricare sempre sulla stessa area elevanti quantitativi di pioggia in poche ore

Analisi
Il caldo che sta investendo l'area mediterranea è frutto di una profonda circolazione depressionaria centrata sul Canale della Manica. E' una bassa pressione atlantica piuttosto importante (ex ciclone tropicale Henry), il cui asse va a sprofondare verso Penisola Iberica e Marocco, promotore dalla forte rimonta sahariana sul bacino centrale del Mediterraneo.
La netta contrapposizione tra le due figure va a generare forti contrasti e quindi a favorire intensi temporali soprattutto sul Centro-Ovest Europa, poco a nord delle Alpi. I fronti perturbati tenderanno tuttavia a scendere gradualmente di latitudine, anche grazie all’avanzare dell'onda depressionaria oceanica verso levante. La manovra andrà a determinare un ulteriore peggioramento al Nord, che già risente marginalmente del flusso umido oceanico.
L’ulteriore elevazione verso le lande russe dell’anticiclone africano e la formazione - in concomitanza - di un’area più stabile sulle Penisola Iberica, consoliderà un corridoio perturbato tra Inghilterra, Francia e Italia. Nient’altro che lungo nastro trasportatore in grado di traghettare fino al Mediterraneo le depressioni atlantiche.
La ferita che andrà ad aprirsi non guarirà facilmente e tutta una serie di perturbazioni sfrutterà questo varco per raggiungere anche la Penisola, ove il quadro meteorologico assumerà un sapore del tutto autunnale.

Evoluzione
La violenta fiammata africana ha ormai le ore contate, perché all’orizzonte è già stata individuata dai modelli previsionali una prima depressione atlantica, che raggiungerà l’Italia presumibilmente tra il 19 e il 21 settembre.
Nell’immediato potrebbe manifestarsi un veloce richiamo caldo prefrontale, ma non passerà molto tempo prima della vera irruzione frutto della profonda saccatura che darà vita ad una nuova fase di maltempo. Come ricordato sarà la prima di una lunga serie, con depressioni via via più profonde che avvieranno la nuova stagione autunnale.

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