Il punto della situazione
Un rinforzo dell’alta pressione ha interessato l'Europa sudoccidentale sin verso il Mediterraneo centrale, portando un miglioramento delle condizioni meteo anche sull’Italia. Qualche residuo fenomeno ha però avuto modo di lambire ancora i settori orientali del Territorio, con piovaschi e qualche temporale tra Marche, Umbria e Lazio.
Sui settori meridionali le correnti nordoccidentali hanno invece mantenuto viva una spiccata variabilità lungo il basso versante tirrenico e la Sicilia, ove non sono mancati i fenomeni, specie a ridosso dei rilievi.
Non sempre però il bel tempo è sinonimo di cieli sereni: al Nord si sono materializzate foschie e nebbie tra valli e pianure che hanno
ridotto la visibilità a livello locale, soprattutto tra Piemonte, Lombardia ed Emilia.
Correnti più fresche in rotazione dai quadranti nord-occidentali hanno inoltre favorito un ulteriore calo delle temperature nelle ore notturne, con valori scesi sino vicino allo zero tra torinese, novarese, varesotto ed alta Brianza. Al Centro ed al Sud valori leggermente più alti con estremi tra 5°C delle aree interne ed i 17°C dei litorali di Messina e Reggio Calabria.
Analisi
Il ritorno dell'alta pressione è stato incentivato dalla modifica, sostanziale, nella morfologia delle grandi depressioni atlantiche. Il diverso assetto barico ha incentivato un affondo verso sud - in direzione delle Azzorre - di un profondo vortice ciclonico con una conseguente risposta subtropicale nel Mediterraneo. Le conseguenze dell’aria piuttosto calda e umida si faranno sentire soprattutto in quota, ove si percepiranno i maggiori effetti della stabilità, mentre al suolo gli effetti verranno limitati da particolari elementi climatici che castigheranno - specie di notte - un rialzo termico del tutto fuori stagione.
I valori massimi subiranno in ogni caso un aumento, sia per l’abbondante soleggiamento e sia per un maggiore apporto di aria umida. Un clima gradevole sarà quindi percepibile nelle ore diurne, con punte locali superiori ai 15°C, mentre di notte, al contrario, farà freddo grazie alla dispersione del calore facilitata dai cieli sereni, con il possibile arrivo delle prime gelate in molte città d'Italia.
Una parentesi però tutto sommato temporanea perché l'Atlantico tornerà con una certa enfasi, ma questa volta sarà un Atlantico differente. Una maggiore ondulazione della corrente a getto che scorre alle alte quote dell'atmosfera faciliterà l’introduzione di un vortice più fresco nord atlantico. I venti maggiormente settentrionali porteranno una flessione dei valori termici integrando le precipitazioni con nevicate alle medio-alte quote. Precipitazioni comunque consistenti, da un lato per colpa dell’ennesimo blocco anticiclonico sull'Europa orientale, dall’altro per i contrasti termici tra l'aria mite in loco e quella fresca in arrivo.
Evoluzione
Il temporaneo ricompattamento della struttura ciclonica artica condurrà la Penisola alla già citata incursione nord atlantica, ma nella fase successiva uno spostamento del nucleo principale verso il comparto euro-asiatico del vortice polare potrebbe porre le basi per una prima irruzione artica o artico-continentale nella prima settimana di dicembre. Ipotesi che per ora restano tali, in attesa di ulteriori aggiornamenti.
In breve
Il quadro meteorologico migliorerà ulteriormente garantendo giornate soleggiate, con cieli sereni o poco nuvolosi. Temperature gradevoli di giorno; freddo invece nelle ore notturne grazie alle inversioni termiche che faciliteranno inoltre nebbie e nubi basse sui settori pianeggianti del Nord.
Una prima perturbazione atlantica si affaccerà a partire dalla metà della prossima settimana, quando un vortice nel cuore del Mediterraneo produrrà un severo peggioramento del tempo. I fenomeni si presenteranno meno persistenti ed una ventilazione maggiormente fresca manterrà condizioni più consone al periodo. Condizioni che dovrebbero mantenersi sino ai primi giorno del nuovo mese.