L'Italia si trova nel cuore di una circolazione ciclonica che continuerà a condizionare il quadro meteorologico sino al weekend, con nuovi ulteriori apporti d'aria fresca in arrivo dall'Europa nord-orientale. Piogge, rovesci e temporali si attarderanno ancora per 48-72 ore, quando il sole tornerà un po’ ovunque, ma la variabilità non abbandonerà tanto facilmente la Penisola. 

Il punto della situazione
Nel corso delle ultime ore l'area di bassa pressione si è gradualmente allontanata dall'Italia, posizionando il suo minimo principale sul basso Adriatico. Ancora qualche temporale sui settori orientali del mezzogiorno, ove comunque gli accumuli sono risultati tutto sommato modesti.
Situazione invece tornata a peggiorare al nordovest per un nuovo cedimento barico: in poche ore numerose celle temporalesche hanno interessato diversi tratti del Piemonte. Un violento temporale ha colpito Torino con accumuli fino a 50 mm in meno di un'ora, provocando allagamenti e mandando il traffico in tilt; 30 mm anche nell'Astigiano e su diverse località di Alpi e Prealpi.
Dal punto di vista termico numerosi gli aumenti nei valori massimi, superati i 30° in molte città del centro nord.  

Analisi
Ad un primo sguardo dei principali modelli di previsione è possibile notare come il getto polare può penetrare in Europa e di conseguenza raggiungere anche l'Italia con estrema facilità. Sfruttando difatti il campo anticiclonico delle Azzorre, molto sbilanciato a nord-ovest, ed il blocco scandinavo sui settori orientali, sarà in grado d’infiltrarsi ancora un paio di volte nel cuore del Mediterraneo, apportando instabilità anche nel corso della prossima settimana.
I pochi segnali che era possibile intravedere nel lungo termine su una probabile stabilizzazione estiva sono diventati oggi piuttosto offuscati dalle ripetute incursioni che ha in serbo il vortice polare atlantico. Seppur siano ancora presenti elementi d’incertezza, dalle ultime emissioni inizia a prendere piede l’evoluzione sopra ipotizzata. L'anticiclone azzorriano potrebbe inoltre spingersi ulteriormente verso nord, sino alla Groenlandia, favorendo una discesa più decisa verso la Scandinavia, e verso l'Europa centro-meridionale, dei vortici freschi d’origine polare

Evoluzione e tendenza
Crollo delle temperature e temporali: continua l'altalena termica che accompagna da mesi lo scenario barico italiano. Anche questa volta non mancheranno contrasti termici notevoli e, grazie all'energia potenziale a disposizione, la forza dei fenomeni convettivi non sarà da trascurare. Sono da prevedere dunque temporali fin troppo violenti, accompagnati spesso da nubifragi e grandinate. Lo sbalzo termico è davvero impressionante: localmente si perderanno o si sono già persi sino a 10°C.
Nonostante il graduale spostamento verso i settori orientali del vortice instabile, l'aria fresca continuerà a fluire ancora per qualche giorno, almeno sino al prossimo weekend. Una componente più secca ridurrà i fenomeni, ma continueranno comunque ad interessare le aree montuose e le zone limitrofe.
E' ancora presto per stabilire con certezza se luglio andrà a concludersi con l’arrivo di una nuova perturbazione nord-atlantica o all’insegna di una piacevole stabilità estiva, anche se diversi segnali dai centri di calcolo più autorevoli vanno ad orientarsi verso nuove irruzioni atlantiche in Europa anche nel lungo termine.
Probabilmente l’areale europeo finirà per trovarsi nel mezzo tra avanzate azzorriane stabilizzanti da ovest e irruzioni atlantiche perturbate da nord. Lo stesso destino toccherà all'Italia, con una possibile maggior componente subtropicale – quindi africana – sulle regioni del Sud, sempre e comunque in via del tutto temporanea. 

In breve
La seconda parte della settimana proporrà ulteriori fasi instabili prevalentemente ad evoluzione diurna, variabilità che interesserà principalmente il Nord Italia e la dorsale appenninica in genere. Nel weekend si avvertirà un maggiore soleggiamento seguito da un sensibile rialzo termico, destinato principalmente alle regioni meridionali e insulari. Un quadro meteorologico che dovrebbe accompagnare l’Italia anche nei primi giorni della prossima settimana.
La fase successiva proporrà, come anticipato, maggiori infiltrazioni atlantiche, i cui effetti andranno valutati con attenzione. Effetti che comunque rimarcheranno una spiccata variabilità atmosferica.
L’estate proverà ad invadere nuovamente l’areale del Mediterraneo nella prima decade di agosto, quando un più convincente consolidamento anticiclonico avrà le giuste possibilità per l’attacco.

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