La cronaca, non solo economica, già ci informa quasi quotidianamente che aumentano i prezzi di gas, petrolio, acciaio, plastica, trasporti, materiale edile e che inizia a scarseggiare la disponibilità di alcuni beni, anche di uso quotidiano. Gli addetti del settore fertilizzanti hanno consapevolezza che anche i prezzi della maggior parte dei concimi, sin dall'inizio dell'anno stanno aumentando con incrementi a due cifre. Buona parte degli articoli di questa rubrica non fa che confermare tale clima di tensione.
Concentriamo l'attenzione su uno dei concimi più utilizzati, in particolare per le prossime semine autunnali: il fosfato biammonico NP 18/46. Immaginiamo, per assurdo, di avere le risposte alle due domande iniziali: riferendoci al grafico, la freccia rossa (di pura fantasia) ci indica che verso la metà di agosto si toccherà il picco di 850 dollari alla tonnellata.
Subito qualcuno si porrà la terza domanda: quanto costerà il 18/46 quando sarà il momento (non prorogabile) di distribuirlo in campagna? Sempre per assurdo, diciamo di avere anche questa risposta: 700 dollari alla tonnellata. A questo punto il nostro veggente avrà tutti gli elementi per poter decidere se acquistare oggi a 710 dollari alla tonnellata o procrastinare l'epoca di approvvigionamento per risparmiare 10 dollari e non anticipare denaro.
Ricordiamo che il prezzo lo determina il mercato ed è in funzione del rapporto tra domanda ed offerta. Continuiamo con le nostre ipotesi “per assurdo” e diciamo che tutti decidono di aspettare novembre. Nel momento stesso in cui più nessuno comprasse a 710 dollari alla tonnellata, si altererebbe il rapporto domanda/offerta e la linea tratteggiata di fantasia non continuerebbe più a salire fino ad 850, potrebbe darsi che inizi a scendere già a 720, perché i produttori devono incentivare gli acquirenti e possono farlo solo abbassando il prezzo.
Quanto sopra descritto dimostra, partendo da premesse irreali, quanto sia comunque difficile barcamenarsi in un mercato caratterizzato da prezzi in continua ascesa. Lo abbiamo già scritto e continuiamo a sostenere che, a qualsiasi livello della catena distributiva, la cosa più saggia da fare è quella di mediare su più acquisti, effettuati in epoche diverse a quotazioni ovviamente differenti. Dal produttore all'utilizzatore finale, passando per importatori e distributori, la possibilità di scaglionare l'approvvigionamento sembra l'unica strada per poter restare sul mercato, limitando i rischi e ottimizzando gli impegni logistico-finanziari.
Leggi tutti gli articoli nella rubrica "Concimi: informazioni e opportunità".
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- Le quotazioni non considerano i costi di magazzinaggio e consegna visto che sono relativamente rari i casi di concimi che vanno direttamente dal produttore/importatore al consumatore finale.
- Invitiamo i lettori ad utilizzare le informazioni contenute nel report esclusivamente per ampliare le proprie conoscenze di mercato ed essere facilitati nel fare confronti e integrare quanto appreso da altre fonti.
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Fonte: SILC Fertilizzanti