Per riuscire a programmare un piano nutrizionale adeguato bisogna sempre tener conto delle colture che hanno preceduto le orticole e dell'impatto nutritivo che hanno apportato al terreno, considerando che i residui vegetali come stoppie e paglia trinciata vengono interrati rappresentando, difatti, una fonte di materiale organico utile alla nuova coltura per rafforzare la sua struttura e la fertilità del suolo.
Tutto ciò non è comunque sufficiente ad apportare una quantità di nutrienti essenziali per la crescita ottimale delle colture. In particolare, se consideriamo i cereali, colture che solitamente precedono le orticole estive/autunnali e raccolti proprio in questo periodo dell'anno, sono caratterizzati da un depauperante residuo nutritivo nel suolo.
La fertilità residua, quindi, non potrà mai soddisfare le esigenze nutritive della coltura, sia nelle prime fasi di post trapianto, sia nelle fasi di crescita e produttività della pianta stessa ed è così che la concimazione di fondo diventa fondamentale per riuscire ad ottenere il miglior risultato sia in termini di resa che di qualità dalle colture.
Prima di partire con un nuovo impianto, però, occorrerà considerare anche le caratteristiche chimiche del suolo di coltivazione, con particolare attenzione al valore del pH, in grado di favorire legami con il calcio in caso di pH alcalino e legami con ferro e alluminio in caso di pH acido, dando luogo a composti insolubili e poco biodisponibili per la pianta, come avviene ad esempio per il fosforo e molti altri elementi minerali.
Con queste premesse è impossibile incorrere in errore nella scelta del fertilizzante più adatto da distribuire in fase di presemina o pre-trapianto, con l'obiettivo di:
- favorire il processo di mineralizzazione della componente organica che consentirà di sfruttare quanto di buono la coltura precedente ha lasciato nel suolo;
- facilitare lo sviluppo immediato delle radici che permetterà uno sviluppo rapido e sicuro delle giovani piante;
- garantire una rapida crescita della pianta fornendo del fosforo solubile e assimilabile;
- assicurare la disponibilità di calcio e potassio per una maggiore resistenza dei tessuti proteggendo le colture dalle elevate temperature estive e dagli sbalzi termici che caratterizzeranno l'autunno.
Il tutto è realizzabile con le gamme dei prodotti granulari di Timac Agro Italia come D-Coder®, ATB Plus, Rhizovit® e Pheosol, caratterizzati da tecnologie innovative, quali:
- Top-Phos®, la molecola fosfatica che assicura la disponibilità totale del fosforo, elemento che garantisce un ottimale sviluppo radicale e un'equilibrata crescita della pianta, evitando il fenomeno della dominanza apicale con conseguente effetto sfilamento;
- Mppa Duo®, la tecnologia in grado di favorire una rapida mineralizzazione della componente organica del suolo e di rendere disponibili, per la pianta, gli elementi minerali sul lungo periodo (fine autunno/inizio inverno);
- N-Process® e membrana MeTa® che, con una cessione graduale degli elementi minerali soddisfa ogni esigenza nutrizionale delle colture assicurando una stabilità azotata anche in periodi dell'anno particolarmente piovosi.
Effettuando un'opportuna concimazione di fondo con le soluzioni innovative di Timac Agro Italia si migliorerebbero, dunque, le performance produttive delle colture ottenendo in qualunque condizione pedologica i seguenti risultati:
- rapido sviluppo dell'apparato radicale;
- rapido superamento dello stress da trapianto;
- sviluppo equilibrato delle piante nelle prime fasi di crescita;
- impostazione ottimale della fioritura.
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Fonte: Timac Agro Italia