È Assofertilizzanti a comunicare la decisione della Commissione europea di produrre un nuovo Regolamento comunitario sui fertilizzanti atto a consentire la creazione di un mercato unico per questi prodotti in tutta l’Europa. Il provvedimento rientra nell’action plan della Circular Economy, il nuovo e ambizioso pacchetto di misure che aiuterà le imprese e i consumatori europei a effettuare la transizione verso un'economia più forte e basata sul riciclo, dove le risorse verranno utilizzate in modo più sostenibile.
Il riciclo è un elemento fondamentale della sostenibilità e può certamente avere la sua importanza anche nell’ambito dei prodotti fertilizzanti, a condizione però che non comporti una riduzione della qualità dei prodotti: servono garanzie sui trattamenti e sui processi produttivi, nonché sui materiali riutilizzati, per mantenere gli standard di eccellenza a cui il settore è abituato. In questo senso l’Associazione italiana si fa garante dei prodotti nazionali e lancia un monito al mercato europeo: è fondamentale vigilare sugli standard qualitativi perché, riguardo alle nuove tipologie di fertilizzanti, non si abbassi l’asticella e si mantengano i riferimenti di eccellenza.
L’Italia è uno dei leader mondiali nel settore dei fertilizzanti grazie alla presenza di aziende tecnologicamente all’avanguardia. Le imprese che operano in Italia, pertanto, con il nuovo Regolamento potranno trarre sicuri benefici. Questa proposta di Regolamento è l’esito di un lungo lavoro negoziale cui Assofertilizzanti ha partecipato attraverso un dialogo costante con le istituzioni, sia nazionali che d’Europa, nonché attraverso le Associazioni di comparto europee (Fertilizers Europe, Ecofi e Ebic).
L’obiettivo è sempre stato quello di ottenere una normativa-quadro ad hoc per quelle categorie di prodotti non ancora ricomprese in una normativa europea, attualmente prevista esclusivamente per i concimi minerali, e che per questo incontrano talvolta difficoltà nella libera circolazione nel mercato europeo.
Nella proposta della Commissione, ora al vaglio del Parlamento europeo, il campo di applicazione del Regolamento viene esteso a tutti i prodotti fertilizzanti, compresi i concimi organici, i concimi organo-minerali e i biostimolanti. Il nuovo Regolamento sui fertilizzanti potrà quindi soddisfare le esigenze dei produttori, rassicurando le parti interessate del settore agricolo con una maggiore prevedibilità e certezza del diritto, spianando la strada a un vero mercato unico europeo.
L’aver esteso il campo di applicazione del Regolamento alle altre tipologie di fertilizzanti è un aspetto estremamente positivo, in quanto andrà a soddisfare le esigenze dei produttori e degli utilizzatori, spianando la strada a tutti gli attori della filiera per lavorare in unico mercato europeo.
Nello specifico l’Associazione considera molto vantaggioso il riconoscimento della categoria dei concimi organo-minerali, specialmente in virtù del fatto che nel corso delle prime fasi di discussione presso i tavoli tecnici di Bruxelles, vi era la volontà politica di escluderli dal campo di applicazione del nuovo Regolamento.
Anche l’inserimento dei biostimolanti nel nuovo Regolamento è un aspetto ugualmente importante. Grazie al nuovo Regolamento è stato finalmente definito il perimetro normativo, garantendo un futuro più chiaro a questa tipologia di fertilizzanti. È altresì importante sottolineare, però, che il testo del nuovo Regolamento contiene ancora criticità che l’Associazione auspica vengano marginate durante le fasi di discussione in sede di Parlamento europeo. Alcune di queste potrebbero seriamente compromettere l’immissione sul mercato di alcune tipologie di fertilizzanti, come ad esempio, nel caso dei concimi fosfatici, l’imposizione di limiti sempre più restrittivi per quanto riguarda il cadmio che la Commissione europea ha introdotto, senza però tenere conto dei recenti studi sul ridotto accumulo di cadmio nel suolo.
Assofertilizzanti, infine, ricorda che l’industria dei fertilizzanti provvede oggi ad apportare al terreno quella quantità di nutrienti indispensabile ad assicurare la disponibilità di più del 50% del quantitativo globale di cibo, e gioca dunque un ruolo chiave nel garantire un sufficiente approvvigionamento alimentare ai cittadini dell’Europa e del mondo.
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Fonte: Agronotizie