In estrema sintesi, i risultati delle rilevazioni dell’Istat confermano che, in termini di quantità distribuite, il mercato dei fertilizzanti ha raggiunto la maturità per quanto riguarda le commodities, cioè i prodotti di largo consumo, e l’attenzione degli utilizzatori si sta spostando ora verso mezzi tecnici caratterizzati da una più spinta specializzazione quali i microelementi e i fertilizzanti destinati alle colture ad alto reddito. Infatti, a fronte di un calo del 1,8% dei più classici concimi minerali, si sono registrati incrementi dei concimi a base di microelementi dell’ordine del 15% e di concimi destinati a colture in crescita quali i cereali autunno vernini.
E’ da notare l’espandersi del fenomeno dei prodotti autorizzati per l’impiego in agricoltura biologica, in particolare per i concimi organo-minerali e gli ammendanti. Tali prodotti, in realtà, trovano impiego crescente in agricoltura convenzionale a testimonianza di una sempre maggior attenzione alla qualità delle produzioni agricole.
Sotto il profilo territoriale si conferma la leadership dei consumi delle regioni tradizionali del nord quali Lombardia, Veneto e Emilia-Romagna. Anche il Sud con Puglia, Campania e Sicilia si dimostra un grande utilizzatore di fertilizzanti.
“Quando gli agricoltori utilizzano i fertilizzanti in maniera sicura e responsabile aiutano la natura a produrre quello che i consumatori e il mondo politico con insistenza richiedono: cibo sano e sicuro nelle quantità necessarie e nel rispetto dell’ambiente – ha commentato Narciso Salvo di Pietraganzili, presidente di Assofertilizzanti -. Ciò viene confermato dai dati Istat, che evidenziano come l’imprenditore agricolo ponga molta attenzione nella scelta del mezzo tecnico da impiegare e nel suo corretto impiego".
Un ulteriore stimolo ad un utilizzo più consapevole e ragionato dei concimi deriva anche da ragioni strettamente economiche: il loro prezzo è andato via via crescendo negli ultimi anni per i maggiori consumi a livello mondiale e più di una volta gli operatori hanno dovuto affrontare problemi di approvvigionamento. "L’industria dei fertilizzanti è impegnata nella promozione di un’agricoltura di qualità attraverso lo sviluppo di fertilizzanti sempre più sicuri per l’ambiente, l’operatore e il consumatore – conclude Salvo –. Ci attendiamo dagli organi competenti e dalle organizzazioni agricole segnali forti di attenzione nel garantire maggiore vigilanza e sensibilizzazione per ridurre il rischio di impieghi in agricoltura di materiali non idonei che possono trasformare l’imprenditore agricolo in mero smaltitore di rifiuti.
Per quanto riguarda invece le aspettative per il 2007 e per gli anni futuri, "riteniamo - ha proseguito il presidente di Assofertilizzanti - che le quotazioni internazionali dei cereali porteranno a un utilizzo di fertilizzanti almeno in linea con quello del 2006 se non superiore. La richiesta di energie alternative inoltre spingerà a massimizzare, attraverso l’impiego dei fertilizzanti, le produzioni di quelle colture che verranno coltivate a scopo energetico.”
Il senatore Lorenzo Piccioni, della Commissione Agricoltura Senato della Repubblica in conclusione del convegno ha voluto sottolineare il ruolo centrale dell’impiego dei mezzi tecnici per un’agricoltura italiana di qualità che possa essere competitiva sui mercati internazionali.
All’incontro hanno partecipato, tra gli altri, Antonio Vizzaccaro consulente della Commissione Agricoltura della Camera dei deputati, Riccardo Deserti capo segreteria tecnica del Mipaaf, Alessandra Pesce dell’Inea, Istituto nazionale economia agraria.
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Fonte: Assofertilizzanti