Alcuni dettagli di queste attività di intercettazione sono stati rivelati su Facebook dall'assessore all'Agricoltura della Regione Siciliana, Edy Bandiera.
Ulteriori accertamenti - volti alla verifica di questi ritrovamenti - sono ora in corso da parte delle autorità fitosanitarie siciliane, dopo gli esiti delle identificazioni morfologiche, avvenute durante i controlli.
ToBRFV, la virosi già arrivata in Sicilia nel 2018
"Sono due le importanti attività di blocco, di prodotti agricoli in ingresso in Sicilia, effettuati dal Servizio fitosanitario dell'assessorato regionale all'Agricoltura - scrive l'assessore Bandiera sul suo profilo Facebook - "Semi di pomodoro, provenienti da Israele, infettati da ToBRFV, virus del pomodoro che si sarebbe diffuso nelle nostre campagne" sottolinea l'assessore, che lascia intendere la possibile origine dell'infezione già riscontrata in Sicilia lo scorso anno.Infatti, risale al 2018 la prima segnalazione in Sicilia, in provincia di Ragusa, di Tomato brown rugose fruit virus (ToBRFV), appartenente al genere virale dei Tobamoviru, e proprio le coltivazioni di Israele furono colpite dalla virosi già nel 2014. ToBRFV è stato inserito all'inizio del 2019 nella "Lista di allerta" dell'European plant protection organization. Pertanto, l'esistenza di un traffico di semi di pomodoro infetti, da Israele verso l'isola, potrebbe essere alla base dei casi riscontrati nel ragusano.
Bandiera poi, elencando i ritrovamenti, didascalicamente afferma: "La dannosissima Mosca orientale della frutta, Bactrocera Dorsalis, parassita che attacca oltre 470 tipi di piante, è stata trovata su frutti di mango". Secondo Bandiera le attività di "controllo e sequestro, dei prodotti non conformi alle regole" sono stati effettuati all'aeroporto di Catania.
Per quanto riguarda il caso potenzialmente più grave - quello del presunto ritrovamento di Bactrocera dorsalis in Sicilia - va detto che si tratta di un insetto da quarantena e il primo ritrovamento notificato ad Europhyt per il territorio dell'Unione europea è avvenuto in Campania nel 2018. Pertanto, ulteriori accertamenti sono in corso da parte del Servizio fitosanitario della Regione Siciliana, in ordine alla conferma, sulla base delle analisi molecolari, dell'identificazione morfologica avvenuta in fase di ispezione. Andrà altresì accertato - in caso di conferma della specie - il sesso, poiché le misure di profilassi ed eradicazione più severe scattano nel caso di ritrovamento di femmine allo stadio adulto.
Sul presunto ritrovamento di Bactrocera dorsalis all'aeroporto di Catania, per ora mancano alcuni dettagli: non è nota intanto la provenienza dei frutti colpiti dal parassita e non è chiaro se l'attività ispettiva e di controllo sia stata svolta su frutti di mango scaricati da aereo cargo o su frutti ritrovati in possesso di qualche viaggiatore. Uno degli ultimi ritrovamenti accertati di Bactrocera dorsalis in Campania nel maggio 2019, avvenne proprio durante un'attività di controllo del Servizio fitosanitario centrale di Regione Campania sui bagagli di un viaggiatore proveniente dal Burkina Faso, nel quale l'insetto fu intercettato proprio su frutti di mango.