Se da un punto di vista quantitativo non è stata una buona campagna, da quello qualitativo è andata meglio: "Il grado Brix e il colore sono nella media", ha confermato ancora Rabboni. Secondo dati Anicav, Associazione nazionale degli industriali delle conserve alimentari gli ettari a pomodoro da industria, nel 2019, ammontano a 64.528, fra Nord e Sud, con un aumento delle superfici del 6.4% sul 2018. "C'è un tema di fondo che dobbiamo affrontare - ha detto ancora durante l'intervista ad AgroNotizie Rabboni - ed è il cambiamento climatico. Abbiamo di fronte un impegno forte per la ricerca, dobbiamo adeguare le varietà e le tecniche agronomiche, l'innovazione è centrale".
A proposito di ricerca, si inserisce in quest'ambito Idra, annunciato proprio in questi giorni. E' un progetto che durerà fino al 2022 del Gruppo operativo per l'innovazione e che ha come obiettivo migliorare la difesa nei confronti del ragnetto rosso. Tetranychus urticae è un acaro parassita di dimensioni minuscole, con un apparato che lacera i tessuti e che fa ingiallire la coltura (non solo i pomodori), oltre a provocare danni all'apparato fogliare. Il progetto ha un costo complessivo di 250mila euro, 180mila dei quali finanziati dalla Regione Emilia Romagna nell'ambito del Psr.
Idra (acronimo di Innovazione nella difesa fitosanitaria contro il ragnetto rosso) punta a identificare i fattori predisponenti l'infestazione, formulare linee guida preventive e di gestione dell'avversità, studiare la dinamica delle popolazioni e i meccanismi di resistenza agli insetticidi, divulgare un approccio innovativo alla difesa e, infine, formare gli agricoltori. Dopo un 2018 da dimenticare, già nella campagna 2019 si sono messe in campo tutte le forze per evitare i danni della campagna precedente: "Ci siamo coordinati con i servizi fitosanitari, provinciale (Pc) e regionale, con l'Università Cattolica di Piacenza e con le Organizzazioni dei produttori per organizzare incontri con i produttori e per dare tutte le indicazioni necessarie a prevenire la diffusione del ragnetto e a gestirla. Poi abbiamo fatto lanci sperimentali di fitoseidi, acari predatori antagonisti del fitofago", ha detto ancora ad AgroNotizie Tiberio Rabboni.
Al progetto Idra collaborano: Consorzio agrario Terrepadane (ente capofila); Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza; Organizzazione interprofessionale Oi pomodoro da industria del Nord Italia; Ainpo; Centro di formazione, sperimentazione ed innovazione Tadini e quattro aziende agricole della provincia di Piacenza.
Da sinistra: Paolo Gazza (direttore Op Ainpo), Tiberio Rabboni (presidente Oi), Simona Caselli (assessore all'Agricoltura della Regione Emilia Romagna); Marco Crotti (presidente Consorzio agrario Terrepadane) ed Emanuele Mazzoni (docente dell'Università Cattolica del Sacro Cuore)
(Fonte foto: Oi pomodoro Nord Italia)