E ancora, altri esempi di approccio sostenibile, ambientale ed etico, sono i provvedimenti ecologici di salvaguardia della biodiversità, come favorire i luoghi per la nidificazione di insetti, piccoli rettili o mammiferi locali, e creare le migliori condizioni per incrementare l'inserimento degli insetti utili alla produzione integrata e biologica, come precisato da Oberhofer.
In più ci sono progetti come l'ottimizzazione dell'irrigazione e l'installazione degli impianti fotovoltaici, che permettono di contenere l'impatto ambientale delle coltivazioni. A testimonianza di questo impegno, il presidente ricorda che Vip e le maggiori Op di mele italiane che fanno capo ad Assomela, hanno ottenuto la certificazione Epd (Dichiarazione ambientale di prodotto), uno schema di certificazione volontaria di valenza internazionale.
Ma non è finita qui, perché "ad inizio 2018 - precisa il presidente - abbiamo proposto ai nostri contadini il Progetto di rinuncia volontaria a tutti gli erbicidi e oggi registriamo un'alta adesione spontanea: circa il 30% della superficie coltivata in Val Venosta è priva di erbicidi. Questi dati sono in continua evoluzione e prevediamo di coinvolgere la totalità dei nostri ettari entro pochi anni".
La progressiva rinuncia volontaria agli erbicidi è solo l'esempio più importante dei progetti pluriennali di salvaguardia della biodiversità agraria e di sostenibilità ambientale a cui Vip ha aderito nell'ultimo anno. "Mela Val Venosta infatti - conclude Thomas Oberhofer - partecipa anche al Rapporto sostenibilità per tutta la frutticoltura dell'Alto Adige che, in collaborazione con l'Istituto di ricerche per l'agricoltura biologica Fibl e con l'Istituto Terra di Bressanone, si prefigge di dare risposte concrete e di elaborare in modo costruttivo strategie di lungo periodo per la produzione integrata e biologica".
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Fonte: Vip - Associazione delle cooperative ortofrutticole della Val Venosta
Autore: G R