Sale lo spread, crollano le borse. Non c'è Italiano che non venga tormentato ogni sera con queste espressioni allarmanti, testimoni di eventi tanto seri quanto ineluttabili.
Nel frattempo, DuPont conferisce ai propri azionisti un dividendo pari a 1,48 dollari per azione e cresce negli utili dell'otto per cento. Nel secondo trimestre 2012 le vendite nette sono state di 11 miliardi di dollari, più di quanto il Governo Monti abbia raccolto con la prima rata della tanto famigerata Imu.

Un rotondo +7 per cento rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente.
Questo incremento è la somma algebrica di un +6 per cento nei prezzi locali, un +5 per cento derivante dalle variazioni nel portafoglio, controbilanciati da un -3 per cento dovuto all’effetto negativo del cambio monetario e da un -1 per cento relativo ai volumi consegnati.
In grande crescita i mercati dei Paesi emergenti, ove le vendite sono cresciute dell’11 per cento.
L’utile operativo "pre-tasse", espresso come acronimo il "PTOI" è cresciuto principalmente grazie ai maggiori utili acquisiti dai segmenti Agriculture e Performance Materials, come pure ha beneficiato della acquisizione di Nutrition & Health e Industrial Biosciences, avvenuta nel 2011.


Agricoltura sugli scudi

 

Nella prima metà del 2012 il segmento agricoltura ha conseguito una crescita nelle vendite del 15 per cento e del 16 per cento nell’utile operativo pre-tasse, riflettendo una forte performance nell’emisfero settentrionale delle due linee di produzione sia delle sementi ad alta qualità, sia dei prodotti per la protezione delle colture.
La società pare quindi essere proprio nella direzione giusta per raggiungere gli obiettivi fissati per il 2012 in termini di produttività nei costi fissi e nel capitale circolante.
DuPont prevede per l’intero anno utili compresi fra 4,2 e 4,4 dollari per azione, valori su cui gravano incertezze associate a fattori economici e valute, nonché un tasso d’imposta più
elevato relativo alla composizione degli utili.
Gli utili dell’anno precedente erano comunque stati di 3,93 dollari per azione, se calcolati su una base comparabile.


Le nostre attività legate all’agricoltura, alimentazione e bioscienze stanno danno risultati eccezionali a livello globale e le attività legate ai materiali avanzati stanno ottenendo risultati concreti, nonostante un rallentamento in alcuni mercati chiave e il perdurare della debolezza in Europa - sottolinea Ellen Kullman, Presidente e CEO di DuPont - I nostri team globali continuano a operare bene in un ambiente dinamico, continuando a investire nella crescita guidata dalla scienza alimentata dall’innovazione e dalla collaborazione”.
Per quanto riguarda la realtà italiana, Luigi Coffano, Country and Growth Leader e amministratore delegato di DuPont Italiana lamenta gli effetti negativi dovuti alla congiuntura internazionale, con una situazione economica che sta pesantemente coinvolgendo anche l'Italia. L'impatto della crisi ha generato nel Balpaese un rallentamento delle vendite nel secondo trimestre, chiudendo i primi mesi del 2012 con vendite di poco superiori ai 540 milioni di dollari. Su questo risultato incide purtroppo anche la perdurante debolezza dell’Euro verso il dollaro.