Un tappeto di soia e mais coprirà le superfici coltivate in Veneto nel 2011. Queste le previsioni, considerate le intenzioni di semina raccolte dall'Istat a livello nazionale e da Veneto Agricoltura per quanto riguarda gli operatori veneti.
Le elaborazioni parlano chiaro. Diminuiscono a livello nazionale le semine di frumento tenero (-5%), di frumento duro (-13,5%) e aumentano gli ettari coltivati a mais (+6% circa) e soia (+15%) mentre in Veneto, complici le pessime condizioni climatiche dello scorso autunno (piogge abbondanti ed eventi alluvionali), che hanno di fatto impedito le operazioni di semina, la diminuzione dei terreni investiti a cereali autunno-vernini dovrebbe risultare superiore al 30%.
Se a questo, sempre relativamente al Veneto, aggiungiamo le aree in cui i fondi danneggiati potrebbero essere inutilizzabili anche per le semine primaverili (e tenuto conto che anche gli investimenti a barbabietola da zucchero sono in calo) è lecito attendersi un consistente aumento delle superfici coltivate a mais (nell'ordine del +5/10%) e soprattutto a soia (+20/30%).
Per quanto riguarda la situazione di mercato dei cereali, si può notare, dopo un aumento dei prezzi di frumento soia e mais nei mercati internazionali di inizio 2011, un tendenziale raffreddamento della domanda che potrebbe durare per i prossimi mesi, tipico della fase di attesa pre-raccolto. A movimentare le quotazioni potrebbero contribuire le prime stime produttive per la nuova campagna commerciale di frumento (che inizierà a luglio 2011): eventuali preoccupazioni per una nuova minor disponibilità di prodotto potrebbero determinare una ripresa dei listini attualmente in flessione.
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Fonte: Veneto Agricoltura