Il maltempo autunnale, con piogge e alluvioni che hanno colpito vaste aree a nord e a sud dell'Italia, nelle nostre campagne ha fortemente limitato la semina dei cereali autunnali. Secondo stime di Sis - Società Italiana Sementi, impresa sementiera leader nella produzione e commercializzazione di seme di frumento tenero e duro, la riduzione delle semine va da un meno 10-15% delle aree più precoci come Bologna e la Romagna, a meno 30-40% di Veneto, bassa Lombardia e alta Emilia nonché centro Italia.

Nel comparto dei frumenti teneri, dove Sis è leader di mercato, oltre alla possibilità di seminare fino a metà gennaio anche varietà autunnali come il richiestissimo ‘Bologna’, ci sono varietà perfettamente alternative come ‘Palesio’ e la novità ‘Masaccio’ che possono essere seminate fino a tutto febbraio o varietà come il primaverile ‘Valbona’ per la cui semina si può arrivare anche al 15 marzo.

Per quanto riguarda i frumenti duri, SIS ricorda che le sue  varietà, tra le quali spicca per diffusione il ‘Claudio’, sono tutte perfettamente alternative e quindi seminabili tranquillamente anche in periodo ‘primaverile’, e cioè fino a tutto febbraio. Naturalmente più la semina è posticipata, più è opportuno rivolgersi a varietà  precoci.

SIS è impegnata ad evitare il rischio di una forte contrazione delle semine e quindi di un ulteriore calo della produzione di frumenti.