In merito all'appello dell'Ocha (Ufficio delle nazioni unite per gli affari umanitari), sulla gravissima crisi alimentare che sta devastando il Corno d'Africa e il Gibuti in particolare, Assofertilizzanti, Associazione nazionale produttori di fertilizzanti che fa parte di Federchimica ribadisce l'indispensabilità dei fertilizzanti per garantire lo sviluppo agricolo del Paese e plaude il provvedimento del Governo di abolire le tasse sui fertilizzanti agricoli per attenuare gli effetti della siccità.

Gli allevatori e i contadini di Gibuti, che costituiscono quasi l'intera popolazione, dal 2005 sono colpiti da una gravissima siccità: hanno urgente bisogno di aiuti alimentari, ma anche di sviluppare soluzioni di lungo periodo che rendano l'agricoltura locale in grado di affrontare la crescente domanda alimentare e i cambiamenti climatici.

I fertilizzanti rappresentano in quest'ambito un elemento fondamentale, poiché senza di essi non è possibile garantire raccolti adeguati e di qualità. In Africa si stima che attualmente vengano utilizzate circa 142 kg/ettaro di fertilizzanti, quasi la metà rispetto all'Europa (303 kg/ettaro) e ai 281kg dell'America (del Nord e del Sud).

I cambiamenti climatici e la crescita demografica in Africa rappresentano le criticità dei prossimi anni: l'Onu prevede che la popolazione dell'Africa entro il 2050 raggiungerà i 2 miliardi di abitanti, passando dall'attuale 13% ad oltre il 22% della popolazione mondiale.

"In Africa la situazione è particolarmente problematica: la presenza di zone estesissime soggette a progressiva siccità e desertificazione, la carenza di risorse ambientali come l'acqua o la legna, l'eccessiva crescita demografica e la mancanza di un'agricoltura innovativa e sostenibile, crea le condizioni per gravi emergenze umanitarie come quella del Gibuti – afferma Bartolomeo Pescio, presidente di Assofertilizzanti – Il governo locale sta agendo nella maniera corretta ma è necessario che tutta la comunità internazionale sia consapevole che solo fornendo agli agricoltori gli strumenti necessari, come i fertilizzanti, potremo scongiurare emergenze umanitarie".