Assofertilizzanti – Associazione nazionale produttori di fertilizzanti, che fa parte di Federchimica, lancia un allarme sullo squilibrio nella distribuzione di risorse alimentari e mezzi tecnici impiegati nella produzione agricola come i fertilizzanti, che continua a colpire e penalizzare fortemente i Paesi del terzo mondo.    

Secondo quanto emerso dall’Ifa Africa Forum 2010 tenutosi recentemente a Parigi, l’impiego dei fertilizzanti è così distribuito: si passa da un consumo di 303 kg di fertilizzanti per ettaro in Europa, ai 281 kg dell’America del nord e del sud, ai 368 kg per ettaro utilizzati nell’Asia del Sud e dell’Est, fino ad arrivare ai 142 kg/ettaro dell’Africa. Uno squilibrio evidente, che pone in primo piano l’urgenza di avviare nel continente africano delle politiche in grado di fornire a questi Paesi gli strumenti tecnici necessari a un adeguato sviluppo agricolo, a partire dai fertilizzanti. 

La situazione africana appare ancora più critica se si considerano le aree particolari: l’Africa sub sahariana utilizza, infatti, una media di 6 kg di fertilizzanti per ettaro, l’Africa centrale 17 kg/ettaro, l’Africa meridionale 41 kg/ettaro mentre l’Africa settentrionale 78 kg/ettaro. Nel complesso, la poca efficienza agricola causa gravissime crisi alimentari in tutto il continente e rende necessario interventi strutturali per sviluppare un’agricoltura moderna e sostenibile, nei quali i fertilizzanti ricoprono un ruolo indispensabile. 

I fertilizzanti rappresentano per le piante quello che gli alimenti sono per l’uomo e gli animali: le piante per vivere e crescere assorbono, infatti, gli elementi nutritivi che sono contenuti nel terreno. Con il passare del tempo, però, il terreno tende ad impoverirsi e la crescita delle piante diventa sempre più problematica, con raccolti sempre più scarsi e scadenti. Ecco quindi che per preservare la fertilità del terreno nel tempo occorre reintegrare, attraverso l’uso dei fertilizzanti, gli elementi nutritivi prelevati dalle colture.

Lo scenario purtroppo è destinato ad aggravarsi. Dalle ultime stime si prevede che la domanda alimentare mondiale crescerà del 50% fino al 2030. Secondo un recente rapporto dell’Onu, 820 milioni di persone soffrono la fame nei Paesi in via di sviluppo, e il dato si incrementa di pari passo con la crescita demografica mondiale. In questo quadro s’inscrive la domanda mondiale di fertilizzanti, destinata ad aumentare del 4,8% solo nel prossimo biennio.