L'ultima assemblea FederMosti, tenutasi a Roma il primo luglio, ha deliberato una posizione associativa in materia di arricchimento dei vini.
Ritenendo di fondamentale importanza la trasparenza dell'informazione al consumatore, FederMosti chiede una revisione nell'Ocm vino e delle norme di etichettatura ad essa collegate per rendere obbligatoria in etichetta l'indicazione se in quel determinato vino è presente o meno zucchero non derivato dall'uva.
Obbligare i produttori a riportare in etichetta il metodo di arricchimento qualora implichi l'aggiunta di sostanze estranee alla filiera del vino, come lo zucchero, permetterebbe secondo FederMosti di fornire ai consumatori una informazione rispondente alle loro legittime aspettative.
Sarebbe anche un modo di evidenziare le pratiche enologiche europee e di incoraggiare i partner extra-europei come Australia e Stati Uniti a garantire altrettanta chiarezza sull'uso delle proprie pratiche enologiche.
FederMosti chiede pertanto di modificare le norme di settore, obbligando i produttori ad indicare in etichetta del vino se lo stesso è 'sugar added' o 'saccharose added'.
Nel frattempo FederMosti è passata da 12 a 14 associati:
• Azienda vinicola Alla Grotta srl
• Bono e Ditta spa
• Cadivin spa
• Cantine Brusa spa
• Cantine Foraci spa
• Cantine Settesoli spa
• Caviro Distillerie srl
• Di Cosimo spa
• San Gabriele spa
• SUeCO spa
• Sun Land spa
• Vallovin srl
• Vinicola San Prospero srl
• Vinorte srl
© AgroNotizie - riproduzione riservata
Fonte: FederMosti