Il professor Moshe Bar Joseph, già a capo del Volcani Center – braccio scientifico del ministero dell’Agricoltura israeliano – ha incontrato i ricercatori del Parco scientifico e tecnologico della Sicilia ponendo particolare attenzione agli studi condotti sul virus della Tristeza degli agrumi (CTV), responsabile della distruzione di milioni di ettari di agrumi nel mondo e ora in rapida diffusione in Sicilia.
Bar Joseph è uno dei massimi esperti a livello internazionale per quanto riguarda lo studio delle fitopatologie da virus e in particolare di CTV, che in Israele ha provocato gravi danni dagli anni ’70 fono all’inizio dei ’90. “Adesso la malattia è un problema minore – afferma lo studioso – ma continua a essere studiata e monitorata al fine di prevenire l’introduzione di nuovi ceppi del virus e intervenire nel caso di mutazioni in forme più aggressive”. “Sono qui per rendermi conto – continua Bar Joseph – dello stato della ricerca sulla Tristeza in Sicilia e per conoscere il metodo di identificazione dei ceppi virali tramite elettroforesi capillare (messo a punto dal Pst Sicilia e presentato lo scorso anno, ndr), capace di consentire un monitoraggio efficace della malattia, importante per limitare i danni all’agrumicoltura”. “Una metodologia innovativa e sofisticata le cui applicazioni potenziali sono numerose e potranno avere un ruolo determinante per la mappatura della distribuzione dei ceppi del virus in campo - ha concluso l'esperto -. Un approccio che non si può rinviare se si vuole fronteggiare e arginare la malattia”. “ Sono veramente colpito di tutto il lavoro in corso –conclude – non mi aspettavo di trovare una simile realizzazione in pochi anni”.
“Il giudizio del collega Bar Joseph – afferma il presidente del Pst Sicilia, Antonino Catara – premia quanti hanno avuto fiducia nella linea intrapresa dal consiglio di amministrazione e tutti i collaboratori che hanno condiviso lo sforzo e la sfida. Il confronto avuto e i suggerimenti ricevuti ci fanno capire che siamo pronti per sfide più grandi. Non mancheremo l’appuntamento”.
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