I prezzi per i cereali in Italia nel IV trimestre 2008 sono stati di 225 €/t per il grano duro, 173 per il grano tenero e 143 per il mais, con una diminuzione rispetto al 2007 del 48% per il duro e del 36% per il tenero e per il mais. Sono alcuni dei dati forniti nel corso della Giornata di studio promossa da  Assincer - Associazione intersettoriale cereali e altri seminativi che si è svolta ieri a Bologna.
 
Carla Corticelli, presidente ad interim, ha presentato i dati Ismea, precisando come avversità climatiche e parassitiche hanno abbattuto anche le rese, mediamente basse. Il segno meno va in quasi tutte le Regioni, ma per la Sardegna ci sono addirittura un -52% per la resa media e un -21,8% per gli ettari coltivati.
A livello nazionale si stima quindi per il 2009 una superficie a tenero di 694.000 ha, con 4,6 t/ha di produzione media. In tal caso la produzione complessiva sarebbe di 3,19 MM Tons. Per il duro si prevedono invece 1,24 MM ha, con rese intorno alle 2,5 Tons/ha (3,145 MM Tons prodotte). Mentre la diminuzione appare contenuta per il tenero (-1,1%) quella per il duro spicca per il suo -21,8%. Anche per l’orzo è prevista una diminuzione del 7,2% della superficie, con 2,8 t/ha di rese e produzioni pari a 858.000 tons. Il mais è sceso sotto il milione di ettari (995.000), e la resa è di 8,6 t/ha.
Complessivamente, nel 2009 si produrranno circa 8,5 MM di tons. Un calo del -13% rispetto al 2008, a fronte di una riduzione minima di superfici. La paura di avversità naturali appare quindi molto alta.
A cura di Donatello Sandroni