L'Op Cereali Emilia Romagna di San Giorgio di Piano regge l’urto dal crollo delle semine, rese e raccolti nazionali 2009 facendo registrare una diminuzione complessiva delle tre voci più contenuta (-25% )sulla media nazionale, che in giugno si stimava mediamente ad un  30%, con punte di -40% per il frumento duro.
“ Possiamo dire che sostanzialmente abbiamo tenuto la posizione – afferma Raimondo Ricci Bitti, il presidente – e questo è un dato importante visto l’andamento nazionale ed i numeri che leggiamo. La somma di minori semine e minori rese nazionali supera nettamente il 25% di calo medio registrato dalla Op”.
 
Dalla fonte AGRIT/Mipaaf (ultimo resoconto, giugno 2009), nelle sole semine sono stimati cali che vanno dal -12% per il frumento duro al -20% per il frumento tenero al -15% per l’orzo da granella. Per la resa si prevede una resa media nazionale rispettivamente di 31.8 q.li/ha per il duro, 51.6 q.li/ha per il tenero e 36.5 q.li/ha per l’orzo da granella
 
Per Augusto Verlicchi, coordinatore commerciale dell’Op, le considerazioni sui risultati della campagna 2009 sono:
la diminuzione delle quantità dell’ Op è imputabile alle minori rese per il 20% e alle minori superfici investite per il restante 5%. Per l'Emilia Romagna vi è una sostanziale tenuta delle superfici rispetto al 2008, (in più o in meno per i tre principali cereali). Se questo dato è confermato l’incidenza della resa produttiva risulterebbe essere maggiore;
- le colture che più hanno risentito del calo produttivo sono state : l'orzo e il frumento tenero in particolare le varietà precoci e bianche in quanto hanno subito maggiormente le condizioni climatiche sfavorevoli, quali temperature inferiori alla norma a fine aprile,successivo innalzamento delle temperature a maggio con punte prossime ai 35°, poi piovosità, allettamento,presenza di septoria;
- il quadro generale della qualità risulta tutto sommato abbastanza positivo anche se non in tutte le zone. Da segnalare mediamente una diminuzione di 1 o 2 punti del tenore proteico e, una tenuta dei pesi specifici, anche se per questi ultimi la variabilità è più marcata tra le diverse zone.
- nonostante l'annata produttiva negativa in termini di rese ettariali, abbiamo rilevato che nelle aziende dove sono state seguite le linee tecniche (difesa e fertilizzazione) consigliate dai tecnici si sono ottenute rese di tutto rispetto e in linea con le rese storiche della zona escludendo quelle del 2008”.
 
Il risultato quantitativo è comunque buono in quanto le prime stime sulle produzioni e rese nazionali e regionali evidenziano valori di riduzione produttiva in percentuali superiori.
Nel dettaglio, i quattro soci dell’Op (Consorzio agrario Bologna e Modena, Coop. Progeo, Consorzio agrario di Forlì-Cesena e Rimini, Cooperativa Cereali Padenna e Cooperativa Terremerse) hanno raccolto quantitativi di circa 250.000 tons di frumento tenero, 130.000 tons di frumento duro, 30.000 tons di orzo.
 
“Seguire le indicazioni tecniche, avere fiducia nella struttura, operare con una programmazione efficace ed efficiente, anche in situazioni critiche come quella della campagna appena iniziata - conclude Ricci Bitti permette ai produttori di avere un valido punto di riferimento e migliori risultati in azienda”.