“ Possiamo dire che sostanzialmente abbiamo tenuto la posizione – afferma Raimondo Ricci Bitti, il presidente – e questo è un dato importante visto l’andamento nazionale ed i numeri che leggiamo. La somma di minori semine e minori rese nazionali supera nettamente il 25% di calo medio registrato dalla Op”.
la diminuzione delle quantità dell’ Op è imputabile alle minori rese per il 20% e alle minori superfici investite per il restante 5%. Per l'Emilia Romagna vi è una sostanziale tenuta delle superfici rispetto al 2008, (in più o in meno per i tre principali cereali). Se questo dato è confermato l’incidenza della resa produttiva risulterebbe essere maggiore;
- il quadro generale della qualità risulta tutto sommato abbastanza positivo anche se non in tutte le zone. Da segnalare mediamente una diminuzione di 1 o 2 punti del tenore proteico e, una tenuta dei pesi specifici, anche se per questi ultimi la variabilità è più marcata tra le diverse zone.
- nonostante l'annata produttiva negativa in termini di rese ettariali, abbiamo rilevato che nelle aziende dove sono state seguite le linee tecniche (difesa e fertilizzazione) consigliate dai tecnici si sono ottenute rese di tutto rispetto e in linea con le rese storiche della zona escludendo quelle del 2008”.
Nel dettaglio, i quattro soci dell’Op (Consorzio agrario Bologna e Modena, Coop. Progeo, Consorzio agrario di Forlì-Cesena e Rimini, Cooperativa Cereali Padenna e Cooperativa Terremerse) hanno raccolto quantitativi di circa 250.000 tons di frumento tenero, 130.000 tons di frumento duro, 30.000 tons di orzo.
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Fonte: Frutta & Company