Nasce Bionetwork, un gigantesco laboratorio integrato di biotecnolgie, una rete di competenze e risorse strumentali sparse nelle regioni del Mezzogiorno. A guidarlo la Sardegna, con il consorzio Biosistema, nato all’Università di Sassari nel 2006 con la partecipazione delle università del Mezzogiorno e di numerose imprese.
 
“Il progetto promuove il trasferimento delle tecnologie e dei risultati delle ricerche scientifiche alle piccole e medie imprese” ha spiegato Mario Pani, general manager di Biosistema, durante la presentazione del progetto lo scorso 9 maggio ad Alghero. Bionetwork funziona quindi come una piattaforma tecnologica integrata dedicata alle biologie avanzate e si inserisce nella rete dei Centri specializzati di Sardegna, Basilicata, Calabria, Puglia, Sicilia.
 
“Per realizzare Bionetwork e renderlo realmente competitivo è stata acquistata una mole di strumentazione che qualunque ricercatore americano sarebbe felice di avere”, ha raccontato il responsabile scientifico del progetto Mario Pirastu. Ma la risorsa principale sono i ricercatori dei vari centri locali e i 33 giovani laureati che grazie a 270 mila euro di borse di studio sono già al lavoro in diverse imprese del Sud Italia.
La piattaforma si occupa in particolare di quattro grandi aree biotecnologiche: la Red Biotechnology, che consiste nello studio delle biotecnologie per la cura e la salute dell’essere umano, operando principalmente nel settore farmaceutico; la White Biotechnology, che si occupa di biotecnologie industriali e applicazioni ambientali; la Green Biotechnology, che riguarda gli alimenti, l'agricoltura, la veterinaria e la zootecnica; infine, la Bioinformatica e le tecnologie abilitanti, come per esempio i biosensori e biochips di interesse sanitario ed agro-industriale.
 
Dopo la fase di allestimento, da giugno Bionetwork sarà operativo: “Allo stato attuale abbiamo realizzato il completamento di tutte le attività organizzative, formative, di reperimento delle attrezzature scientifiche e l’organizzazione delle reti. Siamo quindi pronti per l’avvio di una struttura complessa, multifunzionale e multidisciplinare”, conclude Pani.