"La campagna italiana potrà contribuire sensibilmente alla rivoluzione verde delle nostre fonti energetiche". 

Lo sottolinea la Confagricoltura citando i risultati del rapporto sulle bioenergie in Italia realizzato con Nomisma

"Le potenzialità del settore agricolo - ricorda l'organizzazione agricola in riferimento ai risultati dell'indagine - sono enormi: con il solo ausilio di colture dedicate, scarti colturali e residui zootecnici sarà possibile arrivare a fornire sino al 20% dell'energia rinnovabile prevista nel 2020". 

Sono due gli scenari possibili considerati nella ricerca Nomisma-Confagricoltura: "Lo scenario definito 'ottimistico' prevede lo sfruttamento della metà delle potenzialità rinnovabili in agricoltura. Una quota che garantirebbe al settore addirittura la possibilità di creare valore tra settori produttivi. In questo caso la produzione di energia varrà quasi il 20% dell'energia verde prevista in Italia nel 2020". 

"Il quadro 'pessimistico' definito da Nomisma - spiega Confagricoltura - prevede lo sfruttamento di solo un quinto del potenziale teorico, ma produrrebbe comunque una performance energetica mille volte superiore a quella attuale". 

Secondo il presidente della Confagricoltura Mario Guidi "occorre aumentare l'efficienza dei processi produttivi, promuovendo l'uso dei sottoprodotti agricoli, evitando interpretazioni restrittive della normativa ambientale vigente".