“L’utilizzo di questi biocombustibili presenta indubbi vantaggi sia per la conservazione del suolo, in quanto non richiede una sua destinazione specifica né consumi idrici, sia per la tutela dell’agricoltura, mentre porta benefici all’ambiente grazie alla riduzione delle emissioni di CO2 ha  affermato Edgardo Curcio, presidente Aiee, Associazione italiana economisti dell’Energia, durante un convegno svolto a Roma sul tema biocarburanti di II e III generazione il 14 aprile. Alcune criticità dei biocarburanti di prima generazione (possibile competizione con la produzione per uso alimentare, squilibrio tra produzione interna e importazione) verrebbero superate dai biocarburanti di II generazione in quanto per produrli non sarà più necessario ricorrere a materie prime alimentari. 

“Si tratta, spiega Curcio, di biodiesel ottenuto  attraverso la lavorazione di vari residui agricoli e forestali (bucce di semi di girasole, trucioli di legno, altri materiali d scarto), di rifiuti, attraverso una reazione di transesterificazione il cui scopo principale è eliminare la maggior parte degli acidi grassi e migliorarne così la viscosità; oppure di bioetanolo ottenuto da biomasse lignocellulosiche disponibili in filiera locale e non destinate ad uso alimentare che, attraverso vari processi, viene trasformato in  etanolo”.

Varie aziende puntano anche sulla III generazione e hanno avviato programmi di ricerca e sviluppo per produrre biocarburanti dalle alghe foto sintetiche. Circa il 67% del consumo di biocombustibili, secondo l’Aiee, sarà soddisfatto dai biocumbustibili di II e III generazione. 

Intanto, la produzione di biocarburanti di I generazione (derivati principalmente e direttamente da oli vegetali, canna da zucchero e mais) è passata da 10 milioni di tonnellate di olio equivalente del 2000 a 42 milioni di tonnellate nel 2008 e le previsioni per il futuro sono di un’ulteriore espansione del loro utilizzo. Le previsioni sullo sviluppo della produzione di biocarburanti nel mondo saranno influenzate anche da altri importanti fattori, quali il prezzo del petrolio, la tecnologia, le misure per la riduzione delle emissioni di gas serra. (a.d.)